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martedì 7 giugno 2016

Un aperitivo veloce e sfizioso? Frittatine di ceci e salmone

Sempre di corsa e sempre troppo impegnata per dedicarmi come vorrei a questo povero blog quasi abbandonato ma per fortuna ci sono degli appuntamenti a cui non posso mancare! :)

Questo mese, per lo scambio ricette, vi presento un'invitante finger food trovato nel blog di Camilla, La bella Cuciniera.

FRITTATINE DI CECI E SALMONE


Ingredienti per due persone
Per la pastella:
100 g farina di ceci
100 ml acqua
1 uovo
sale
1 rametto di rosmarino

Per il ripieno:
salmone affumicato
formaggio fresco spalmabile


Come si preparano

Preparate la pastella
mescolando alla farina di ceci un pizzico di sale e il rosmarino finemente tritato. Aggiungete l'acqua e l'uovo sbattuto e mescolate bene fino a ottenere una pastella fluida.


Cucinate le frittatine
versando due cucchiai di pastella su una padella di ghisa o antiaderente ben calda. Nel centro sistemate un pezzettino di salmone e mezzo cucchiaino di formaggio fresco. Coprite con altri due cucchiai di pastella e girate la frittatina. Cuocete per circa 1 minuto, dopodiché toglietela con l'aiuto di una paletta da cucina.
Continuate così fino a esaurimento della pastella.

Servite tiepide per aperitivo o antipasto.



mercoledì 20 gennaio 2016

Insalata di totano e ceci

Una regola c'è sempre. 
Se non sapete qual è il tempo di cottura dei grandi molluschi come polipi e totani non temete perché se in amore le regole non esistono, per qualsiasi altra cosa ci sono. Anche per cucinare un perfetto totano bollito.
Non credete a chi vi dice che per evitare di ottenere un risultato gommoso o si cucina pochissimo o moltissimo. A prescindere dal peso, i grandi molluschi vanno bolliti 30 minuti e poi lasciati raffreddare nell'acqua di cottura per almeno 2 ore. Provare per credere! ;)

Svelato il segreto passiamo alla ricetta ...

INSALATA DI TOTANO E CECI



Ingredienti per due persone

Per la cottura del totano
600 g tentacoli di totano
3 chiodi di garofano
10 grani di pepe nero
1/2 limone non trattato
sale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva

Per l'insalata di ceci
cavolo viola
240 g ceci precotti in scatola
cannella in polvere
succo di mezzo limone
prezzemolo
mandorle
sale
pepe nero
2 cucchiaini di senape
olio extra vergine di oliva

Come si prepara

Totano
Sciacquate sotto l'acqua corrente il totano e se non vi piace la pelle eliminatela prendendola per un lembo e tirando delicatamente (io la tengo sempre).
In una grande pentola portate a bollore dell'acqua con tutti gli ingredienti indicati nella ricetta, tranne il totano. Quando l'acqua bolle immergete i tentacoli e cuocete per 30 minuti. Spegnete la fiamma e lasciate riposare per almeno 2 ore.

Insalata di ceci
Affettate finemente il cavolo viola.
In contenitore mescolate la senape con un cucchiaio di acqua e uno di olio.

In una pentola scaldate un cucchiaio di olio e versate i ceci sciacquati. Insaporite con qualche pizzico di cannella, sale, pepe e cuocete per un minuto; aggiungete il succo di limone e il prezzemolo tritato, mescolate e spegnete la fiamma.

Ultimazione e composizione del piatto

Condite il cavolo con l'emulsione di senape e disponetelo sui piatti.
Sgocciolate i tentacoli di totano dall'acqua e tagliateli a tocchetti. Mescolate ora i ceci con il totano e adagiate l'insalata sopra il cavolo. Ultimate con qualche mandorla e un po' d'olio. Servite.

giovedì 25 giugno 2015

MTC n°49. Che hamburger sia!

Seconda volta all'MTC.
La prima fu quella dell' MTC sul gelato e capii subito che non era il solito contest: le regole di esecuzione, il rispetto delle tradizioni e del procedimento, il rigore sulla scelta degli alimenti e la messa al bando degli ingredienti surrogati, erano tutte postille che suggerivano una certa difficoltà e conoscenza.

Un bella sfida e sicuramente una buona motivazione per approfondire argomenti poco noti sul tema food. Oggigiorno, la cucina è fast, si cucina in 5 minuti e i piatti della nonna, se in qualche famiglia esistono ancora, sono relegati alla domenica.

L'hamburger è la pietanza fast per antonomasia, se devi mangiare qualcosa di veloce, mangi sicuramente un panino. Ma è davvero così?

No, l'hamburger che si fa rispettare è preparato con minuziosa dedizione e numerosi passaggi. Funziona esattamente come per le lasagne alla bolognese: un piatto tradizionalmente  lungo da preparare: sfoglie di pasta all'uovo e ragù di sicuro non si preparano in 10 minuti a patto che tu non decida di prendere pasta e sugo al supermercato ...

LEBANESE STYLE BURGER PER L'MTC n° 49
L'hamburger di ispirazione libanese

Ingredienti per 4 hamburger



Per i buns integrali alla cipolla:
125 g farina integrale
125 g farina Manitoba
130 g latte
4 g lievito di birra
1 cucchiaino di miele
10 g zucchero
5 g sale
25 g burro a temperatura ambiente
25 g cipolla dorata

Per ultimare i buns:
semi di sesamo
latte
1 cucchiaino di miele

Per i burger di manzo e ceci (con queste quantità ne vengono 6):
400 g spalla di manzo
120 g ceci secchi, messi in ammollo per 24 ore
1/2 cipolla dorata
2 cucchiai di uvetta
prezzemolo, qualche ciuffo
buccia e succo di 1/2 limone non trattato
sale
pepe nero, macinato al momento

Per il labneh:
500 g yogurt bianco al naturale
1/2 cucchiaino di sale

Per la salsa di pomodorini e basilico
12 pomodorini
6 foglie di basilico
olio extra vergine di oliva
sale

Per la salsa allo yogurt:
125 g yogurt bianco al naturale
1 goccia di tabasco
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
sale

Per l'insalata:
1 cespo di lattuga a piacere
1 cippollotto rosso
1 cetriolo
1 peperone
2 pomodori ramati
sale
succo di limone
olio extra vergine di oliva
prezzeomolo

Per completare l'hamburger:
lattuga
cetriolo
cipollotto rosso
melanzana
pomodoro cuore di bue


Come si prepara

Buns integrali alla cipolla

Tritate finemente la cipolla e fatela imbrunire in una padella di ghisa o antiaderente senza aggiungere altro.

Scaldate leggermente il latte, scioglietevi il miele e il lievito e lasciate riposare per 10 minuti.
In una terrina di vetro setacciate le due farine, aggiungete la miscela di latte e lievito e mescolate fino ad assorbimento. Aggiungete la cipolla, il burro, il sale e lo zucchero e impastate fino a quando l'impasto risulterà liscio e omogeneo.

Coprite la terrina con pellicola trasparente e lasciate lievitare per circa due ore (o fino al raddoppio).

Prendete l'impasto e sgonfiatelo leggermente, formate una sorta di rettangolo, dopodiché portate il lembo di destra verso il centro e il lembo di sinistra sopra quello destro (nella ricetta dei buns di Saparunda trovate delle immagini molto esplicative). Girate l'impasto di 90° e ripetete la stessa operazione. Lasciate lievitare (coperto da un panno) per una mezz'ora con la piega rivolta verso il basso.

Formate i panini dando una forma rotonda e disponeteli sulla placca del forno. Copriteli con pellicola e lasciateli lievitare per un'ulteriore mezz'ora.

In un piccolo contenitore sciogliete un cucchiaino di miele con un cucchiaio di latte e spennellate i buns, Distribuite sulla superficie i semi di sesamo e cuoceteli in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti, dovranno essere leggermente dorati.
Una volta cotti, estraeteli dal forno e lasciateli raffreddare sulla gratella. 

Burger di manzo e ceci

Tritate la carne (preferibilmente con il coltello) e trasferitela in una terrina.

Nel tritatutto versate i ceci precedentemente messi a bagno per un giorno intero (cambiando l'acqua ogni 8 ore), unite l'uvetta e la cipolla tagliata grossolanamente e mixate fino a quando i ceci saranno della grandezza di un chicco di riso. Sminuzzate finemente la buccia di limone e il prezzemolo e aggiungeteli ai ceci, versate il succo di limone filtrato e mescolate per amalgamare i sapori.

A questo punto unite i due composti, insaporite con sale, pepe e un cucchiaio di olio e amalgamate tra loro tutti gli ingredienti.

Formate gli hamburger esclusivamente con le mani (non dovranno essere troppo perfetti) e trasferiteli in frigo fino al momento di cuocerli.


Labneh

In una terrina mescolate bene il sale allo yogurt, trasferite il composto in una garza sterile e cercando di formare una sorta di sacchettino, appendete la garza in modo che il contenuto possa gocciolare.
Lasciate riposare per 12 ore. Lo yogurt avrà ora la consistenza del Philadelphia, il labneh è pronto.

Salsa di pomodorini e basilico

Tagliate a metà i pomodorini e versateli in un contenitore stretto e a bordi alti con il basilico, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio. Frullate fino ad ottenere una salsa liquida e omogenea.

Salsa allo yogurt

Mescolate insieme tutti gli ingredienti.

Insalata

Mondate e lavate tutte le verdure. Tagliate a fette il cetriolo, il cipollotto e a cubetti i pomodori. Tagliate a listarelle il peperone e tritate il prezzemolo.

Unite le verdure in contenitori da servizio mono-porzione e conditele con olio, sale, limone e una spolverata di prezzemolo.

Cottura e ultimazione del piatto

Tagliate a fette la melanzana e a metà i panini.

Mettete la piastra o griglia sul fuoco, quando è ben calda grigliate le fette di melanzana e fate tostare la parte interna dei buns.
Togliete dalla piastra le melanzane e il pane e adagiateci gli hamburger; cuoceteli senza premerli e girandoli più volte. Salateli leggermente a fine cottura.

Distribuite un cucchiaio scarso di salsa ai pomodorini sulla base del panino e in ordine, proseguite con una o due fette di melanzana a seconda della grandezza, 1/2 cucchiaio di labneh, l'hamburger, una foglia di lattuga (nella foto mi sono dimenticata di metterla! Sob!) una fetta di pomodoro, 1/2 cucchiaio di labneh, qualche fettina di cipollotto e di cetriolo. Distribuite un altro cucchiaio di salsa ai pomodorini sull'altra metà del pane e chiudete il panino.

Servite subito con la salsa allo yogurt e l'insalata.



Con questa ricetta partecipo alla sfida di giugno dell' MTC.



giovedì 4 settembre 2014

Dall'India: spezzatino speziato con ceci

Amo sfogliare vecchie riviste o libri di cucina e osservare come anche l'arte culinaria si trasformi nel corso degli anni a seconda delle tendenze. 

A volte però succede che tra pagine di ammiccanti gratin di patate, sontuosi timballi di riso e varie versioni di soffici torte alle mele, anche in una rivista di quindici anni ago, capita di imbattersi in una ricetta tanto attuale quanto curiosa. Probabilmente quelli erano gli anni dei primi approcci verso la cucina etnica, gli anni in cui il diverso ed il lontano più che spaventare, incuriosiva e soprattutto faceva figo. E così iniziarono a spopolare ristoranti giapponesi, indiani, persiani e chi più ne ha più ne metta; ristoranti indicatori dello status sociale e perciò frequentati perché quando ancora non esisteva la moda del all you can eat, questi erano "posti per pochi" ... per quelli che viaggiavano, per quelli culturalmente aperti, per quelli coi soldi.

Poi come sempre capita, il surplus dell'offerta fa abbassare i prezzi e finalmente anche quelli della classe meno abbiente possono avvicinarsi a piatti speziati, frutti esotici, sushi e hashi. E se ogni causa ha il suo effetto ed ogni effetto ha una propria causa che lo determina, ecco che prontamente, i fighi di quindici anni fa che devono tenere alta la loro immagine, decidono di convertirsi al vegetarianismo se non addirittura al veganismo, diventano ecologicamente responsabili e acquistano bio. 
 
Mangiare vegetariano, vegano e bio è più oneroso ma fa bene ed è più sano, giusto? Se trovate qualcuno contrario a questa affermazione, fatemelo sapere. Che fa bene e che sia più sano ce lo declamano tutti i giorni i media, ovvero la bocca del mercato e dell'economia delle multinazionali che puntano a far crescere i propri business con strategie di marketing coinvolgenti tutti i settori, dall'agricoltura ai servizi, fregandosene però dei veri valori morali ed etici che sono le fondamenta di queste culture gastonomiche.
 
Ma cosa succederà tra qualche anno quando anche le mode e l'economia legate al bio e all'etico scemeranno? Forse torneremo ad apprezzare la cucina povera, con conseguente nascita di ristoranti "tradizionali" che propongono i piatti "di una volta" e magari cominceremo a coltivarci gli ortaggi, in giardino o in terrazzo, senza pesticidi e con tanto amore ... quasi bio! ;) 
 
La storia ce lo insegna: il mondo è dominato dal potere e tutto gira attorno all'economia. Probabilmente se capissimo che la terra gira invece solo attorno al sole e che senza sole non c'è vita, vivremmo davvero felici ... e ciascuno sarà libero di mangiare ciò che vuole senza lasciarsi condizionare dal trend del momento.
 
Tuttavia se la cultura gastronomica non fosse così varia, bizzarra e contaminata, quasi certarmente non mi piacerebbe. Buon appetito! ;)

DALL'INDIA: SPEZZATINO SPEZIATO CON CECI


Ingredienti per due persone

400 g ceci lessati (vanno bene anche quelli in scatola)
400 g spalla o coscia di agnello disossata
1 cipolla dorata
2 pomodori ramati
1 cm di zenzero fresco
1 piccolo peperoncino rosso
30 g burro (o ghee se volete essere puristi)
1/2 cucchiaino di paprica
1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di garam masala (miscela di spezie indiana)
sale

Come si prepara

Tritate la cipolla; scottate, togliete la pelle dai pomodori e tagliateli a spicchi. Tritate lo zenzero e il peperncino. Preparate la carne di agnello privandola delle parti grasse e tagliandola a pezzi di circa 2 cm.
In una pentola fate fondere il burro e fateci insaporise l'agnello per 5 minuti a fuoco dolce. Aggiungete la cipolla e cuocete, mescolando spesso, per 3-4 minuti. Unite ora lo zucchero, qualche pizzico di sale e le spezie (ad esclusione del garam masala), mescolate e lasciate insaporire per 10 minuti a fiamma bassa.
Unite ora i pomodori e qualche cucchiaio di acqua calda, coprite e proseguite la cottura per 30 minuti controllando di tanto in tanto che il liquido non sia completamente evaporato, in questo caso aggiungete acqua.
Scolate e sciacquate i ceci e versateli sullo spezzatino, mescolate e cuocete per altri 10 minuti.

Servite subito con una spolverata di garam masala. Accompagnate con del pane indiano (come ad esempio il naan, qui trovate una versione col lievito madre)





venerdì 7 settembre 2012

Atmosfere e gusti, emozionali


  
Per la promessa di utilizzare ogni post anche come una sorta di album fotografico delle vacanze, oggi vi porto in un posto incantato, dove le parole non trovano voce perché le emozioni che si provano mozzano il fiato. Questo posto è La Cutura a Giuggianello (Le), un immenso giardino botanico dove la passione per le piante e per la natura del proprietato, ha trasformato questo spazio in un luogo magico e puro.


Passeggiando nelle diverse situazione si respira armonia, la sensazione di benessere, che ho provato lì, è stata talmente alta che mi sarei lasciata cadere perché sentivo di avere toccato il massimo. L'atmosfera è calma, ricca di alchimia e di storia, di sapere ma soprattutto di amore. Le tipologia di giardino sono molteplici, nel giardino segreto, per esempio, ci sono anche animali. Io però ora non mi voglio dilungare anche perché sul sito trovate informazioni senza dubbio più approfondite di quelle che vi darei io.


Una menzione speciale però la devo fare al ristorante Déjeuner sur l'Herbe , sì perché all'interno del Borgo Antico c'è uno spazio dove cenare; anche qui il filo conduttore è il rispetto per la natura e in questo sapecifico caso, rispetto per il cibo e le tradizioni. Noi abbiamo cenato sotto un cielo di stelle, su tavoli illuminati da candele e con un sottofondo di note di pianoforte, diffuse in tutto il giardino perché, "la musica classica piace anche alle piante".


Vi assicuro che queste foto non rendono per nulla l'idea di quello che si prova qui, quel giorno la macchina fotografica non ha lavorato granché: ho voluto concentrarmi sullo spettacolo che la natura riesce a regalarci, ho voluto riflettere sull'impatto negativo che noi abbiamo su di essa, ho voluto caricarmi di energia, , ho voluto emozionarmi cogliendo un fiore di cappero.


In linea con il tema del post, ho deciso di proporvi una ricetta vegana, pulita e saporita. Creare piatti dal mondo vegetale è senza dubbio uno stimolo per la fantasia che può scatenarsi ottenendo risultati straordinari, dove le emozioni questa volta, sono date dal gusto.

PACCHERI CON FARCIA DI CECI AL CARDAMOMO CON SALSA PICCANTE AL CAFFE' E CILIEGINI


Ingredienti per due persone

14 paccheri
100 grammi ceci secchi (io quelli di un contadino pugliese)
6 bacche di cardamomo
6 pomodorini (io quelli del mio orticello)
1 tazzina di caffè superconcentrato
1 peperoncino piccolissimo secco
2 cucchiaini di zucchero grezzo di canna
sale
olio extra vergine di oliva



















Come si prepara

Paccheri.
Lessare i paccheri in acqua bollente salata facendo attenzione che rimangano bene al dente altrimenti al momento della farcitura si rischia di romperli.


Farcia di cieci al cardamomo.
Dopo aver lasciato i ceci a bagno per almeno 5 ore, cuocerli in un pentolino con poco olio. Estrerre i semini dalle bacche di cardamomo e pestarli nel mortaio. Ridurre in purea i ceci utilizzando il passaverdure e aggiustare di sale; unire i semini frantumati e mescolare bene affinché il sapore diventi uniforme. Se occorre aggiungere qualche cucchiaio di acqua della pasta.

Salsa al caffè.
In un padellino portate a bollore il caffè, abbassate la fiamma ad unite il peperoncino intero (attenzione alle dimensioni di questo o rischiate di buttare tutto perché troppo piccante) e lasciate sobbollire per 5 minuti. A parte far caramellare lo zucchero e poco prima che si sciolga tutto, versare a filo, mescolando, il caffè. Cuocere fino a quando la salsa comincia ad addensarsi.

Ultimazione e decorazione del piatto.
Farcire i paccheri con la farcia di ceci, disporli sul piatto e condideli con un cucchiaio di salsa al caffè. Ai paccheri affiancate i pomodorini tagliati a metà e condite con qualche goccia di olio e salsa al caffè.


Con questa ricetta partecipo al contest di Ravanello curioso, Ricette d' estate.