Visualizzazione post con etichetta contest. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta contest. Mostra tutti i post

mercoledì 20 luglio 2016

Tartare di tonno, pomodorini secchi e olive taggiasche su crema di zucchine al limone e pistacchi

Sicuramente avete sentito parlare di dieta mediterranea, la dieta per antonomasia che nel 2010 è addirittura entrata a far parte del patrimonio immateriale dell'umanità.

Attenzione però, la dieta mediterranea non è quella ricca e condita che il benessere economico ci ha portato a consumare negli ultimi decenni ma è quella dei nostri nonni: semplice e pulita, ricca di verdura, frutta, cereali, legumi e pesce.

Uno stile di vita sano e sereno associato a un regime alimentare tipico della dieta mediterranea, con un consumo limitato di grassi, carne, sale e zucchero aiuta a prevenire l'insorgere di malattie cardiovascolari. 

Scritto ciò, cosa ne dite di seguire le mie ricette ideate per il contest Dieta Mediterranea? Sì, grazie! indetto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II con l’Associazione Italiana Food Blogger (AIFB).

Vi garantisco ricette invitanti e tanta salute. :)

TARTARE DI TONNO, POMODORINI SECCHI, OLIVE TAGGIASCHE
su crema di zucchine al limone e pistacchi

In questa ricetta ho scelto aromi come come il timo, l'origano e la scorza di limone per compensare - a testa alta - l'assenza del sale esaltando la naturale sapidità del tonno. 
I pomodorini secchi e le olive taggiasche invece completano il sapore e la base di crema di zucchine con granella di pistacchio rende tutto più armonioso e piacevole alla vista e al palato.


Ingredienti per due persone

Per la tartare di tonno:
200 g tonno fresco, abbattuto e da consumare crudo
3 pomodorini secchi
8 olive taggiasche denocciolate
1/2 limone non trattato, buccia e succo
3 rametti di timo fresco
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Per la crema di zucchine:
3 zucchine, solo la parte verde
1 spicchio di aglio
pepe nero
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
acqua fredda

Per guarnire:
pistacchi
origano fresco
scorza di limone grattugiata
olive taggiasche


Come si prepara

Iniziate con la crema di zucchine.
Portate a bollore dell'acqua in un pentolino.
Con un pelapatate separate la parte verde dalle zucchine e sbollentate per un minuto. Estraete le zucchine e raffreddatele immediatamente in acqua ghiacciata per mantenere il colore vivace del verde.
Preparate un soffritto con un cucchiaio di olio e l'aglio schiacciato che poi eliminerete. Unite le zucchine e insaporitele per 2 minuti.
Riducete ora le zucchine in crema con il frullatore ad immersione unendo 3 cucchiai di olio e acqua a filo quanta necessaria. Dovete ottenere una crema liscia e uniforme.

Preparate la tartare.
Tagliate a piccoli cubetti il tonno, i pomodorini secchi e le olive e trasferite tutto in una terrina.
Grattugiate la scorza del limone e spremete il succo che filtrerete. Unite al tonno la scorza e 2 cucchiai di succo di limone, aggiungete anche le foglioline di timo e i due cucchiai di olio.
Mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti.

Presentazione del piatto.

Versate sul piatto due cucchiai di crema di zucchine. Al centro, aiutandovi con un coppapasta, adagiate la tartare di tonno, decorate con qualche fogliolina di origano fresco, scorza di limone grattugiata, qualche oliva e dei pistacchi spezzettati.


Con questa ricetta partecipo al contest Dieta Mediterranea? Sì, grazie!


lunedì 2 maggio 2016

Rendere felice un pacchero? Si può!

Sono passati molti mesi dall'ultimo contest a cui ho partecipato. Purtroppo da quando sono mamma il tempo libero è pari a zero e le ricette che vedete postate da 7 mesi a questa parte sono state realizzate in tempi lunghissimi, tra una pappa, un cambio pannolino, giochi, coccole, sorrisi e qualche pianto.

Tra le cose che mi manca fare, c'è quella di partecipare ai food contest, cosa che trovo molto stimolante e istruttiva, un'ottima opportunità per imparare, confrontarsi e mettersi alla prova con idee creative, curiose e appaganti per il palato e la vista.

Dopo tanto eccomi qui, pronta a partecipare al contest "Il pacchero solitario" indetto da Marcella del blog Celiaca per amore in collaborazione con La fabbrica della pasta senza glutine di Gragnano.
L'obbiettivo? Rendere felice un pacchero, vestire un pacchero nudo, abbinarlo con gusto agli ingredienti giusti in grado di esaltarlo con eleganza.

Ecco la mia ricetta :)


PACCHERO CON TONNO AFFUMICATO E ASPARAGI 
su vellutata al profumo di lime



Ingredienti per 2 persone

2 paccheri lisci
2 fette di tonno affumicato
2 steli di erba cipollina (con il fiore)
6 asparagi verdi
1 piccola patata
1 spicchio di aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
1 lime, la buccia grattugiata


Come si prepara

Iniziate preparando la vellutata di asparagi
lavate e pelate gli asparagi, eliminate la parte finale più coriacea del gambo e tagliateli a tocchetti mantenendo le punte intatte. Pelate la patata e tagliate anch'essa a cubetti.
Schiacciate leggermente lo spicchio d'aglio e fatelo rosolare in padella con un cucchiaio di olio ben caldo. Lasciate insaporire per un minuto e aggiungete gli asparagi e la patata. Mescolate e cuocete a fuoco lento aggiungendo poca acqua quando serve.
Regolate il sapore con il sale e un pizzico di pepe, eliminate lo spicchio d'aglio e mettete da parte le punte di asparago. Ora riducete tutto in purea con il frullatore ad immersione aggiungendo un cucchiaino d'olio.


Cuocete i paccheri
in acqua bollente salata e a cottura, scolateli lasciandoli intiepidire.

Avvolgete i paccheri con le fette di tonno affumicato
fermandole con un filo di erba cipollina.

All'interno dei paccheri infilate su ciascuno tre punte d'asparago.

Adesso potete comporre il piatto:
distribuite sul piatto 2 cucchiai di vellutata di asparagi e adagiate al centro un pacchero.
Spolverate con poca buccia di lime grattugiata e decorate con i fiori di erba cipollina.

Servite i paccheri con un bicchiere di Vespaiolo di Breganze ;)


Con questa ricetta partecipo al contest "Il pacchero solitario








giovedì 25 giugno 2015

MTC n°49. Che hamburger sia!

Seconda volta all'MTC.
La prima fu quella dell' MTC sul gelato e capii subito che non era il solito contest: le regole di esecuzione, il rispetto delle tradizioni e del procedimento, il rigore sulla scelta degli alimenti e la messa al bando degli ingredienti surrogati, erano tutte postille che suggerivano una certa difficoltà e conoscenza.

Un bella sfida e sicuramente una buona motivazione per approfondire argomenti poco noti sul tema food. Oggigiorno, la cucina è fast, si cucina in 5 minuti e i piatti della nonna, se in qualche famiglia esistono ancora, sono relegati alla domenica.

L'hamburger è la pietanza fast per antonomasia, se devi mangiare qualcosa di veloce, mangi sicuramente un panino. Ma è davvero così?

No, l'hamburger che si fa rispettare è preparato con minuziosa dedizione e numerosi passaggi. Funziona esattamente come per le lasagne alla bolognese: un piatto tradizionalmente  lungo da preparare: sfoglie di pasta all'uovo e ragù di sicuro non si preparano in 10 minuti a patto che tu non decida di prendere pasta e sugo al supermercato ...

LEBANESE STYLE BURGER PER L'MTC n° 49
L'hamburger di ispirazione libanese

Ingredienti per 4 hamburger



Per i buns integrali alla cipolla:
125 g farina integrale
125 g farina Manitoba
130 g latte
4 g lievito di birra
1 cucchiaino di miele
10 g zucchero
5 g sale
25 g burro a temperatura ambiente
25 g cipolla dorata

Per ultimare i buns:
semi di sesamo
latte
1 cucchiaino di miele

Per i burger di manzo e ceci (con queste quantità ne vengono 6):
400 g spalla di manzo
120 g ceci secchi, messi in ammollo per 24 ore
1/2 cipolla dorata
2 cucchiai di uvetta
prezzemolo, qualche ciuffo
buccia e succo di 1/2 limone non trattato
sale
pepe nero, macinato al momento

Per il labneh:
500 g yogurt bianco al naturale
1/2 cucchiaino di sale

Per la salsa di pomodorini e basilico
12 pomodorini
6 foglie di basilico
olio extra vergine di oliva
sale

Per la salsa allo yogurt:
125 g yogurt bianco al naturale
1 goccia di tabasco
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
sale

Per l'insalata:
1 cespo di lattuga a piacere
1 cippollotto rosso
1 cetriolo
1 peperone
2 pomodori ramati
sale
succo di limone
olio extra vergine di oliva
prezzeomolo

Per completare l'hamburger:
lattuga
cetriolo
cipollotto rosso
melanzana
pomodoro cuore di bue


Come si prepara

Buns integrali alla cipolla

Tritate finemente la cipolla e fatela imbrunire in una padella di ghisa o antiaderente senza aggiungere altro.

Scaldate leggermente il latte, scioglietevi il miele e il lievito e lasciate riposare per 10 minuti.
In una terrina di vetro setacciate le due farine, aggiungete la miscela di latte e lievito e mescolate fino ad assorbimento. Aggiungete la cipolla, il burro, il sale e lo zucchero e impastate fino a quando l'impasto risulterà liscio e omogeneo.

Coprite la terrina con pellicola trasparente e lasciate lievitare per circa due ore (o fino al raddoppio).

Prendete l'impasto e sgonfiatelo leggermente, formate una sorta di rettangolo, dopodiché portate il lembo di destra verso il centro e il lembo di sinistra sopra quello destro (nella ricetta dei buns di Saparunda trovate delle immagini molto esplicative). Girate l'impasto di 90° e ripetete la stessa operazione. Lasciate lievitare (coperto da un panno) per una mezz'ora con la piega rivolta verso il basso.

Formate i panini dando una forma rotonda e disponeteli sulla placca del forno. Copriteli con pellicola e lasciateli lievitare per un'ulteriore mezz'ora.

In un piccolo contenitore sciogliete un cucchiaino di miele con un cucchiaio di latte e spennellate i buns, Distribuite sulla superficie i semi di sesamo e cuoceteli in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti, dovranno essere leggermente dorati.
Una volta cotti, estraeteli dal forno e lasciateli raffreddare sulla gratella. 

Burger di manzo e ceci

Tritate la carne (preferibilmente con il coltello) e trasferitela in una terrina.

Nel tritatutto versate i ceci precedentemente messi a bagno per un giorno intero (cambiando l'acqua ogni 8 ore), unite l'uvetta e la cipolla tagliata grossolanamente e mixate fino a quando i ceci saranno della grandezza di un chicco di riso. Sminuzzate finemente la buccia di limone e il prezzemolo e aggiungeteli ai ceci, versate il succo di limone filtrato e mescolate per amalgamare i sapori.

A questo punto unite i due composti, insaporite con sale, pepe e un cucchiaio di olio e amalgamate tra loro tutti gli ingredienti.

Formate gli hamburger esclusivamente con le mani (non dovranno essere troppo perfetti) e trasferiteli in frigo fino al momento di cuocerli.


Labneh

In una terrina mescolate bene il sale allo yogurt, trasferite il composto in una garza sterile e cercando di formare una sorta di sacchettino, appendete la garza in modo che il contenuto possa gocciolare.
Lasciate riposare per 12 ore. Lo yogurt avrà ora la consistenza del Philadelphia, il labneh è pronto.

Salsa di pomodorini e basilico

Tagliate a metà i pomodorini e versateli in un contenitore stretto e a bordi alti con il basilico, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio. Frullate fino ad ottenere una salsa liquida e omogenea.

Salsa allo yogurt

Mescolate insieme tutti gli ingredienti.

Insalata

Mondate e lavate tutte le verdure. Tagliate a fette il cetriolo, il cipollotto e a cubetti i pomodori. Tagliate a listarelle il peperone e tritate il prezzemolo.

Unite le verdure in contenitori da servizio mono-porzione e conditele con olio, sale, limone e una spolverata di prezzemolo.

Cottura e ultimazione del piatto

Tagliate a fette la melanzana e a metà i panini.

Mettete la piastra o griglia sul fuoco, quando è ben calda grigliate le fette di melanzana e fate tostare la parte interna dei buns.
Togliete dalla piastra le melanzane e il pane e adagiateci gli hamburger; cuoceteli senza premerli e girandoli più volte. Salateli leggermente a fine cottura.

Distribuite un cucchiaio scarso di salsa ai pomodorini sulla base del panino e in ordine, proseguite con una o due fette di melanzana a seconda della grandezza, 1/2 cucchiaio di labneh, l'hamburger, una foglia di lattuga (nella foto mi sono dimenticata di metterla! Sob!) una fetta di pomodoro, 1/2 cucchiaio di labneh, qualche fettina di cipollotto e di cetriolo. Distribuite un altro cucchiaio di salsa ai pomodorini sull'altra metà del pane e chiudete il panino.

Servite subito con la salsa allo yogurt e l'insalata.



Con questa ricetta partecipo alla sfida di giugno dell' MTC.



giovedì 18 giugno 2015

Colorare

Amavo impastare per creare nuovi colori, mischiare cose diverse per realizzare nuove sfumature. Tanti tipi di verde perché gli alberi non erano tutti uguali, tante tonalità di rosa perché non c'era in verità, rosa uguale.

Amavo farlo con il pongo, ora lo faccio con i cibi.

INSALATA DI PASTA NERA CON PISELLI, PINOLI E CILIEGIE


Non è nera per il nero di seppia e nemmeno perché ho usato dei coloranti.
E' diventata nera in cottura, vi basterà aver cotto in precedenza del riso venere e aver tenuto l'acqua di scolo ... ;)

Ingredienti per due persone

120 g pasta corta integrale, io penne
acqua di cottura riso venere
50 g piselli in barattolo
pinoli
ciliegie
timo
olio extra vergine di oliva
sale


Come si prepara

Portate a ebollizione l'acqua di cottura con cui in precedenza avete cotto il riso venere e cuocete la pasta al dente.

Nel frattempo fate saltare per 2 minuti i piselli con un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Lavate e tagliate a pezzi le ciliegie e tostate brevemente in pinoli.

Scolate la pasta e passatela velocemente sotto l'acqua fredda. Trasferitela su una terrina, unite due cucchiai d'olio e lasciatela raffreddare completamente. A questo aggiungete i piselli, le ciliegie, i pinoli e qualche fogliolina di timo. Mescolate e se serve, regolate il sapore con il sale (io non l'ho usato). Potete servire l'insalata di pasta come primo piatto o in alternativa in piccole porzioni per un invitante aperitivo.

Con questa ricetta partecipo per la categoria "Ricette Vegetariane" al contest di  contest di Kucina di Kiara e ER Creazioni



giovedì 11 giugno 2015

Vietato dire NON CE LA FACCIO

"Vietato dire NON CE LA FACCIO"

L'articolo sostiene che questa frase ha il potere di impedire alle persone di realizzare ciò che vuole. E io un po' ci credo. Non so bene come funziona ma credo che il principio sia quello della famosa legge dell'attrazione: vuoi una cosa? Desiderala intensamente, impegnati e riempiti di pensieri positivi.

Funziona? Io sono convinta di sì!

RISO VENERE CON VERDURINE E ALBICOCCA

Ingredienti per due persone


100 g riso venere
150 g sedano, solo la costa
1 carota grande o 2 piccole
5 albicocche secche
prezzemolo riccio
succo e buccia di 1/2 limone non trattato
olio extra vergine di oliva
1 albicocca fresca

sale nero dell'Himalaya (Kala Namak)
olio extra vergine di oliva
ristretto di aceto balsamico


Come si prepara
Lavate il riso sotto l'acqua corrente per 10 minuti, dopo di che cuocetelo in acqua bollente salata.

Mondate e lavate le coste di sedano e la carota, tagliate tutto a piccoli cubetti. Tagliuzzate anche le albicocche e tritate il prezzemolo tenendo due cimette da parte e unite alle verdure. Condite il composto con il succo del limone, la buccia grattugiata e 2-3 cucchiai di olio (non serve salare).

Scolate il riso - tenete da parte l'acqua di cottura ... la utilizzeremo per la prossima ricetta ;) - sciacquatelo brevemente sotto l'acqua fredda e lasciatelo riposare in un largo contenitore (meglio se di legno) per circa 15 minuti.

Trascorso questo mescolate le verdurine col riso, impiattate e decorate con qualche spicchio di albicocca fresca e del prezzemolo. 
Subito prima di servire, non sopra ma attorno, decorate con qualche goccia di olio e di aceto balsamico e spolverate con un pizzico di sale nero dell'Himalaya, non abbondate perché il suo gusto è molto solfureo e non a tutti piace; qui trovate qualche informazione in più.



Con questa ricetta partecipo al contest di Golosometro.it


giovedì 30 aprile 2015

Cerealotto al cipollotto, pistacchio e pesto di cardamomo con rosa allo zafferano e pecorino, per un vecchio concorso

Pubblico solo ora una ricetta molto particolare che inventai quasi un anno fa in occasione del contest Risottiamo indetto da Riso Gallo. Una sorta di risotto con riso, farro e orzo dai profumi indubitabilmente persiani ma che mantiene il cordone ombelicale con la nostra bell'Italia grazie al gusto inconfondibile del pecorino sardo. Un piatto unico, ricco e speciale, un gioco di ammiccante complicità tra ingredienti tanto diversi quanto unici, un abbraccio culinario tra due paesi diversamente mediterranei.

CEREALOTTO AL CIPPOLLOTTO, PISTACCHIO, PESTO DI CARDAMOMO CON ROSA ALLO ZAFFERANO E PECORINO




Ingredienti per due persone 

120 g riso 3 Cereali Riso-Farro-Orzo
Zafferano, 1 bustina
30 g pecorino sardo semi stagionato
2 cipollotti 
2 cucchiai olio extra vergine di oliva italiano 
1 spicchio di aglio
2 g pinoli 2 g
2 noci burro 2
100 g fave fresche 100 g
20 g farina di mais gialla
2 filetti di merluzzo
15 g pistacchi tritati grossolanamente 
sale nero di Cipro
35 g cipolla dorata tritata
100 g farina 00 100 g
3 bacche cardamomo verde 

Come si prepara

La ricetta prevede 4 preparazioni indipendenti che andranno a formare il piatto finale.

Sfoglie di cipolla
Mescolare la farina di mais con 80 g di farina 00, la cipolla tritata, 1 pizzico di sale nero di Cipro, 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva. Impastare con acqua a temperatura ambiente. aggiunta poca per volta, fino ad ottenere un impasto compatto e non appiccicoso. Lasciatelo riposare in frigo per 10 minuti, dopodiché stendetelo dello spessore di 2 mm e tagliate la pasta a forma di triangolo. Adagiate le sfoglie sulla placca del forno e cuocete a 180 °C, modalità statica, per circa 7/8 minuti.

Pesto di cardamomo
Pestare nel mortaio 2 g di pinoli con i semi di 3 bacche di cardamomo verde e un cucchiaio di olio fino a ottenere una sorta di crema omogenea.

Rose di merluzzo al pecorino e zafferano
In una terrina mescolare 20 g di farina 00 con una bustina di zafferano e il pecorino sardo grattugiato. Con il composto "impanare" i filetti di merluzzo (tagliati in precedenza a metà nel senso della lunghezza). Arrotolare l'una sull'altra le rispettive metà dei filetti e infornare a 180° C per 10 minuti (forno ventilato).

CerealottoRosolare in un noce di burro lo spicchio d'aglio tagliato a metà, dopo un minuto eliminatelo, aggiungete i cipollotti finemente tritati, rimestate con fiamma vivace per 20 secondi ed aggiungete i 120 g di Riso Gallo ai 3 cereali, tostate e sfumate con brandy; lasciate evaporare l'alcol e iniziate la cottura come se doveste fare un risotto aggiungendo acqua poca alla volta. Nel frattempo portate ad ebollizione dell'acqua salata e cuocete le fave. Quando i cereali avranno raggiunto i tre quarti di cottura correggete il sapore con sale e pepe, unite le fave e metà dei pistacchi. Ultimate la cottura, spegnete e mantecate con l'altra noce di burro.

Ultimazione e decorazione del piatto
Depositate in ciascun piatto un mestolo di "cerealotto", al centro adagiate le rose di merluzzo, decorate i piatti con i rimanenti pistacchi e qualche goccia di pesto di cardamomo sopra i cereali. Servite con le sfoglie di cipolla.

martedì 10 febbraio 2015

Gnocchi ripieni di riso Venere e gamberoni

GNOCCHI DI RICOTTA AI TRE PROFUMI
ripieni di riso Venere e gamberoni


Ingredienti per due persone

50 g di riso Venere
5-6 foglie di basilico
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
3 gamberoni 3
1 foglia di porro
10 foglie di rucola
5 steli di erba cipollina
100 g ricotta vaccina
farina q.b.
2 fiori di zucca
15 g pecorino sardo
sale fino e grosso

Come si preparano



Riso.
Bollite il riso in acqua salata qualche minuto di più del normale tempo di cottura, scolatelo.

Gamberoni.
Lavate e pulite i gamberoni, privandoli del carapace. Passateli 2 minuti in padella con un filo di olio e tagliateli a tocchetti minuti.

Impasto per gli gnocchi.
Incorporate a 80 g ricotta un pizzico di sale e farina fino a quando l'impasto diventerà abbastanza sodo (non troppo) e non appiccicoso.
Infarinate leggermente la spianatoia e con il mattarello e stendete l'impasto dello spessore di circa 3/4 mm.

Farcia per gli gnocchi.
In una terrina mescolate insieme il riso, i gamberoni, 20 g di ricotta e poca erba cipollina sminuzzata.

Gnocchi.
Questo passaggio è più difficile da spiegare che da fare.
Rivestite l'interno di una tazzina con un pezzo di pellicola trasparente, tagliate la pasta a quadrati di circa 5x5 cm e adagiatene un pezzo sopra la pellicola schiacciandolo leggermente nel centro. Adesso riempite l'incavo con un cucchiaino di farcia, prendete i lembi della pellicola per estrarre la pasta dalla tazzina e portateli verso al centro, tenendoli fermi ruotate la pallina di pasta comprimendola bene. Togliete la pellicola e ripetete le operazioni fino a finire gli ingredienti.

I tre profumi, basilico, porro e rucola.
In un contenitore alto e stretto, mettete le foglie di basilico, un cucchiaino di acqua ghiacciata, un pizzico di sale e mezzo cucchiaio di olio. Frullate fino a quando il composto diventa una sorta di emulsione omogenea, se serve aggiungete poco olio.
Ripetete le stesse operazioni anche per la rucola.
Per quanto riguarda l'emulsione al porro, tagliate preventivamente a listarelle la parte verde della foglia (sarà solo questa parte che andrà utilizzata).

Fiori di zucca.
Sminuzzate i fiori di zucca e passateli per un minuto in padella con mezzo cucchiaio di olio caldo.

Ultimazione e decorazione del piatto.
Cuocete gli gnocchi in acqua bollente (non salata) per circa 4/5 minuti a seconda della grandezza e scolateli.
Nel frattempo, sul piatto, disponete un cucchiaio di ogni emulsione su cui adagerete uno gnocco.
Ultimate spolverando gli gnocchi con i fiori di zucca, pecorino grattugiato e poca erba cipollina tritata.


Ripubblico la ricetta per partecipare al contest Bisi & Bisi del blog Quel gran Pezz di Cucina


sabato 17 gennaio 2015

Raviolo di broccolo fiolaro di Creazzo e pecorino con ...

La prima volta che vidi le sue foglie irregolari, color verde scuro, risale a 3 anni fa. Non lo conoscevo, era diverso dagli altri. La dicitura sul cartellino riportava "broccolo fiolaro di Creazzo" ma del broccolo non aveva la benché minima somiglianza. Si trattava di una specialità tipica di una zona non molto distante da casa mia e che non potevo continuare ad ignorare. Lo acquistai senza pensarci troppo e la sera stessa diventò l'ingrediente principale di questa buonissima zuppa.

Qualche mese più tardi andai alla sagra del Broccolo Fiolaro di Creazzo, un vero e proprio evento gastronomico con tanto di chef affermati dove tutto quello che è cibo - e non solo - è a base di questo buonissimo broccolo. Un appuntamento che da allora non posso mancare. Qui vi invito a dare un'occhiata al programma della manifestazione di quest'anno (termina domenica!).
Personalmente ho provato dei gustosissimi tortelloni ripieni di broccolo fiolaro in salsa di trota di Cresole e carota bianca di Monticello Conte Otto ... sì, assicuro che non mi sono sbagliata, li ho mangiati in sagra! ;)

Poi i miei pensieri si sono incrociati, scontrati e abbracciati per creare anche quest'anno una ricetta o un'idea diversa per poter gustare questo prezioso ortaggio.

RAVIOLO DI BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO E PECORINO CON BRANZINO IN SALSA D'ACCIUGA (al profumo di caffè e nocciola)


Ingredienti per due persone

Per la pasta:
150 g farina 00
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
acqua q.b.

Per il ripieno:
1 broccolo fiolaro di Creazzo di media grandezza
pecorino semistagionato

Per il branzino:
1 piccolo filetto di branzino pulito
1 cucchiaio di olio di conservazione di acciughe

Per il condimento:
burro
2 filetti di acciuga
caffè solubile in polvere
farina di nocciola

Come si prepara

Pasta.
In una terrina mescolate la farina con l'olio e poca acqua tiepida fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciate riposare la pasta 15 minuti e tiratela dello spessore più sottile possibile Tagliate la pasta con un coppa-pasta rotondo (io con un coppa-pasta di diametro 10 cm ho ottenuto 10 grandi ravioli).

Ripieno.
Lessate il broccolo in abbondante acqua (dovrà essere tenero ma non sfatto). Sgocciolate il broccolo, tagliatelo grossolanamente e passatelo al mixer, unite qualche pezzetto di pecorino e ripetete l'operazione, dovete ottenere una crema densa.

Ravioli.
Farcite i ravioli con un cucchiaino di crema di broccolo e ripiegateli dando la classica forma.

Branzino.
Tagliate a metà il filetto di branzino. In una padella di ghisa scaldate un cucchiaio di olio delle acciughe e rosolate le due parti di filetto da ambo i lati e metteteli da parte.

Ultimazione e composizione del piatto.
Lessate i ravioli in acqua bollente salata. Nella padella dove avete fatto cuocere il branzino fondete una noce di burro e fate insaporire i ravioli, aggiungete qualche pizzico di caffè e di farina di nocciola e fate saltare i ravioli per qualche secondo affinché acquisiscano tutti i profumi.
Nel piatto di servizio mettete sul fondo un pezzetto di burro e un'acciuga, proseguite adagiando il raviolo e il filetto di branzino. Ultimate con una spolverata di caffè, farina di nocciola e qualche goccia di olio delle acciughe.

Bon appétit!


Con questa ricetta partecipo al contest Cavoli, che Ricetta! del blog Pixelicious, di Sara



martedì 16 dicembre 2014

Stampi e frolle farcite

Domenica avrei dovuto studiare ma avevo comprato un nuovo stampo per biscotti! ^_^

FROLLE FARCITE con crema di nocciola e cioccolato bianco


Ingredienti per circa 30 frolle

Per la pasta frolla chiara:
200 g farina 00
80 g zucchero semolato
1 pizzico di sale
1 uovo
100 g burro ammorbidito

Per la pasta frolla al cacao:
200 g farina 00
80 g zucchero semolato
1 pizzico di sale
1+1/2 cucchiaio cacao amaro
1 uovo
100 g burro ammorbidito

Per la farcitura:
crema alla nocciola
cioccolato bianco
burro


Come si preparano

Pasta frolla chiara.
Versate gli ingredienti secchi sulla spianatoia o nel robot, unite l'uovo e il burro a tocchi. Impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgete la pasta con la pellicola e trasferitela in frigo per 30 minuti.

Pasta frolla al cacao.
Ripetete le operazioni del passaggio precedente.

Frolle.
Stendete la pasta chiara dello spessore di 5 mm e con l'aiuto di uno stampo per biscotti tagliate la pasta. Disponete i biscotti sulla placca del forno.
Ripetete l'operazione con la pasta al cacao.
Cuocete i biscotti in forno per circa 15 minuti a 180°C. Lasciate raffreddare.

Composizione delle frolle.
Per la farcitura al cioccolato bianco sciogliete il cioccolato a bagnomaria con un po' di burro. Con la crema ottenuta farcite le frolle al cacao unendole due a due.
Se avete fretta, al posto della crema al cioccolato bianco potete usare della crema al latte acquistabile nei negozi di alimentari.
Con la crema di nocciola farcite le frolle chiare.

Con questa ricetta partecipo al contest di Ileana "Accogliamo Babbo Natale"





martedì 9 dicembre 2014

Cappellacci alla zucca e ricordi d'antan

Il tavolo della cucina doveva essere libero perché si doveva fare la pasta.
Facevo la merenda in piedi guardando le donne intente nelle loro mansioni mentre ascoltavo con aria interessata gli argomenti di cui discutevano. Erano storie dei grandi, non le capivo ma sorridevo ai loro sguardi complici.

La cucina d'autunno odorava di zucca, di patate americane, di castagne e di uova sbattute. Le uova non mi sono mai piaciute e il rumore della forchetta che le sbatteva mi ricordava lo sbattutino che mia madre spesso preparava. Stavolta le uova servivano per fare la pasta. Ero serena.

Gli sbuffi bianchi di farina sui loro visi segnati dal tempo mi facevano sorridere, non ero la sola a sporcarmi. Vedere i loro gesti, osservare come le mani traducevano sapientemente la loro esperienza mi affascinava e pensavo che anch'io volevo fare la pasta. Impastarla, stenderla, tagliarla e farcirla di buono. Il problema sarebbe stato ripiegarla.

Le loro dita si muovevano veloci e non riuscivo a capirne il segreto, anch'io volevo farli i tortellini ma potevo darmi tempo: probabilmente era una cosa che si imparava da grandi.

CAPPELLACCI ALLA ZUCCA CON MANDARINO E SALVIA


Ingredienti per 6 persone

Per la pasta:150 g farina di kamut (io, di Molino Grassi)
50 g semola di grano duro (io, Kronos di Molino Grassi)
2 uova grandi

Per il ripieno:
400 g zucca violina
4 amaretti
2 cucchiai di pangrattato
3 chiodi di garofano
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
qualche goccia di tabasco
1 mandarino non trattato
olio extra vergine di oliva
sale

Per il condimento:
3 noci di burro
salvia
semi di zucca
Parmigiano Reggiano grattugiato


Come si preparano

Pasta.
Versate sulla spianatoia le due farine miscelate, formate un incavo al centro e versate le uova leggermente sbattute. Impastate portando la farina dall'esterno verso l'interno. Lavorate l'impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico.

Ripieno.
Togliete la scorza dalla zucca, eliminate i semi e tagliatela a tocchetti. Scaldate due cucchiaii di olio extra vergine di oliva in una padella, aggiungete i chiodi di garofano e lasciate insaporire l'olio per 1 minuto. Cuocete la zucca fino a farla diventare tenera, aggiungendo acqua quando serve. Eliminate i chiodi di garofano e trasferite la zucca in una terrina.
Schiacciate la zucca con una forchetta o riducetela in purea con il passa-verdura. Unite lo zenzero, i semi di finocchio tostati e leggermete pestati, il tabasco e metà della buccia grattugiata del mandarino. Aggiungete gli amaretti frantumati, il pangrattato e qualche pizzico di sale. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.

Cappellacci.
Stendete la pasta il più sottile possibile e tagliatela a quadri con lato di circa 8 cm. Mettete al centro di ciascun riquadro un cucchiaino di ripieno; ripiegate la pasta su sé stessa per formare un triangolo e premete bene i bordi. Sovrapponete le due punte laterali, portandole verso la base per dare la classica forma dei cappellacci.
Lessate i cappellacci pochi per volta in acqua bollente salata per qualche minuto.

Ultimazione e decorazione del piatto.
Fate fondere il burro in una padella con fondo spesso e fate rosolare la salvia, i semi di zucca e la scorza di mandarino rimanente per un minuto.
Scolate i cappellacci e versateli nel condimento, aggiungete un po' di Parmigiano, un cucchiaio di acqua di cottura e spadellate per un minuto. Servite.


Con questa ricetta partecipo al contest di Molino Grassi "Impastando s'impara"


lunedì 1 dicembre 2014

Profumo di Natale

La colonnina del termometro non scende, il letto si nasconde sotto un piumone troppo caldo e l'armadio è colmo di cappotti non ancora indossati. Un 1 dicembre troppo caldo. Manca pochissimo a Natale e inizio a pensare ai regali e ai piccoli pensieri che potrei donare alle persone care. Magari qualcosa fatto da me. Un dolce che profumi di Natale.

Esistono due spezie che messe insieme inevitabilmente evocano il buon odore delle feste: cannella e chiodi garofano. E c'è una torta, o meglio una crostata, che lo sa fare meglio di altre, è una torta austriaca della città di Linz.


La sua ricetta è una delle più antiche mai scritte (1696), seconda solo a quella di un dolce veronese molto simile (1653). Di versioni, come sempre quando si tratta di preparazioni antiche, ne esistono in abbondanza, tutte però convengono sull'utilizzo di cannella e chiodi di garofano nella frolla, e di una confettura rossa, di carattere, come quella di lamponi, ribes o lekvàr, per la farcitura; circa la frutta secca invece non sono ancora riuscita a capire se si devono usare nocciole o mandorle tritate, qualcuno cita anche le noci.

Personalmente ho seguito la ricetta proposta da Monique sostituendo però la farina di mandorle con quella di nocciole (questo perché nel sito di informazione turistica della città di Linz, tra gli ingredienti della ricetta originale della Linzertorte vengono menzionate solo le nocciole tostate).

LINZERTORTE


Ingredienti

250 g farina 00
250 g farina di nocciole
250 g zucchero semolato
250 g burro
1 uovo
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
2 chiodi  di garofano
250 g confettura di lamponi/ribes o lekvar

1 uovo per la finitura

Come si prepara

In un contenitore mescolate la farina 00 con quella di nocciole, lo zucchero, la cannella e i chiodi di garofano finemente pestati. Aggiungete poi il burro a tocchetti, l'uovo e impastate fino a quando la massa sarà omogenea. Avvolgete la frolla con pellicola da cucina e lasciatela riposare in frigo per un'ora.
Stendete 3/4 di pasta considerando uno spessore di circa 5 mm e rivestite una teglia per crostate preventivamente imburrata e infarinata. Bucherellate la base e distribuiteci sopra la confettura.
Con la pasta avanzata create delle strisce che metterete sulla superficie della crostata formando il classico reticolo.

Sbattete l'uovo avanzato e spennellate la pasta.
Cuocete in forno a 180°C per circa 40-45 minuti.


Con questa ricetta partecipo al contest di Barbara, Ricette di Natale












 

mercoledì 26 novembre 2014

Linguine agli scampi, un amore di pasta

Non amo particolarmente la pasta ma se devo scegliere prediligo le paste piene, consistenti e pesanti, ovvero quelle ruvide che sanno incorporarne il sugo o quelle ripiene che i sapori se li portano dentro.

Quand'ero piccola la scelta degli spaghetti era spesso motivo di buffe baruffe tra mio padre che non acquistava tipologie superiori al n° 3 e mia madre che invece preferiva gli spaghetti più grossi. Io gli spaghetti non li mangiavo, troppo inconsistenti e lisci, la mia scelta sarebbe ricaduta direttamente sui bigoli. Bigoli al ragù quando si andava al ristorante.

Mi piace sentire la consistenza che fa resistenza o che si lascia penetrare, mi piace odorare il profumo avvolgente del sugo e poterlo gustare e respirare anche in bocca. Amo ascoltare il cibo. Tutto ciò che non me lo permette, lo evito.

A una cena che spaziava dal crudo di pesce all'astice alla catalana, mi proposero delle linguine agli scampi:
- la ringrazio ma sono sazia [... non amo la pasta liscia]
- questa è fatta con amore, gliene porto poca.

E l'amore c'era davvero.
Le linguine in un vortice ricco e passionale trattenevano il gusto penetrante e lievemente piccante del sugo che come una pozione racchiudeva in segreto svariati ingredienti ...

LINGUINE AGLI SCAMPI



Ingredienti per due persone

140 g linguine
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
1 scalogno (piccolo)
1 zucchina (piccola)
2 gambi di finocchio
20 pomodorini
8 scampi
vino bianco e brandy per sfimare
sale, pepe
peperoncino in polvere

Come si preparano

Scaldate un cucchiaio di olio in una padella di ghisa o con fondo spesso, soffriggete l'aglio (lasciato intero) e lo scalogno affettato grossolanamente.
Aggiungete gli scampi da cui avrete eliminato il filetto nero e sfumate con un po' di vino e brandy. Lasciate evaporare l'alcol a fiamma vivace.
Eliminate lo scalogno e l'aglio e togliete gli scampi.
Aggiungete la zucchina finemente affettata, i pomodorini divisi in 4 parti e i gambi di finocchi tagliati a pezzi grandi. Cuocete a fiamma dolce con il coperchio fino a quando i pomodorini non saranno completamente disfatti; lasciate asciugare il sugo e regolate il gusto del sugo con sale, pepe e un pizzico di peperoncino. Eliminate i gambi di finocchio.
Portate a bollore dell'acqua salata e cuocete le linguine tenendo la cottura 2 minuti indietro rispetto i tempi previsti.

Togliete il carapace da 6 degli 8 scampi e uniteli al sugo spezzettati.
Trasferite la pasta nella padella del sugo e spadellate per 2-3 minuti versando qualche cucchiaio dell'acqua di cottura.

Servite guarnendo i piatti con uno scampo intero.

Con questa ricetta partecipo al contest Sfumature di Gusto per la categoria dei primi.

giovedì 20 novembre 2014

Bocconcini verdi

Nuova sfumatura e nuova ricetta per il contest Sfumature di Gusto.
Ad ogni portata il suo colore, verdi gli antipasti, giallo/arancio i primi, rosso/viola i secondi (qui trovate la mia interpretazione), e infine tonalità bianco/nere/marroni per i dolci.

Pensare in verde non è poi così difficile, quanti ingredienti di questo colore possiamo utilizzare in cucina? Moltissimi, basti pensare agli ortaggi di stagione (spinaci, cavoli, bieta, broccoli, eccetera) alle idee più "croccanti" come i pistacchi e i semi di zucca oppure in alternativa, alle polveri come quella del the matcha o del wasabi e così via. Occorre solo un po' di fantasia e il gioco è fatto!


CREMA DI BROCCOLI ALLA SALVIA CON POLPETTINE ALLE CASTAGNE E GORGONZOLA



Ingredienti per una decina di monoporzioni

200 g broccolo verde
4 foglie di salvia fresca
1 spicchio di aglio
tabasco
100 g castagne già lessate
50 g gorgonzola dolce
latte di riso
semi di zucca decorticati e tostati
sale affumicato
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva


Come si prepara

Dividete le cimette del broccolo e lavatele. In una padella scaldate un cucchiaio di olio e soffriggete lo spicchio d'aglio con la salvia per 2 minuti; unite il broccolo, abbassate la fiamma, coprite e portate a cottura versando qualche cucchiaio di acqua quando serve. Eliminate l'aglio e la salvia e trasferite il broccolo nel vaso del frullatore, frullate versando a filo del latte di riso fino a ottenere a la consistenza desiderata. Versate un cucchiaio di olio, 4 gocce di tabasco e mescolate.

Pestate i semi di zucca e insaporiteli con il sale affumicato.

Passate le castagne col passaverdura per romperle, incorporate il gorgonzola spezzettato e formate delle polpettine. Versate i semi di zucca su un piatto e rotolateci le polpettine cosicché da ottenere una "panatura" di semi. Se i semi non si attaccano potete passare prima le polpettine in una pastella leggerissima di farina di riso e acqua.

Versate uno o due cucchiai di vellutata in un contenitore monoporzione a vostro piacere, completate con una polpettina e servite.




giovedì 13 novembre 2014

Sfumature rosse e viola, un secondo in concorso

Chi mi ha seguita sa che l'estate scorsa mi sono sbizzarrita con le tartare di tonno, gli abbinamenti particolari ma scrupolosamente scelti sono stati il leitmotiv che univa le varie versioni.

Per partecipare al coloratissimo contest di Cinzia [Essenza in Cucina] ho pensato di riproporre questa tartare tanto mediterranea quanto orientale; una tartare dal gusto sublime, delicato e quasi magico. Un piatto che può essere servito anche nelle stagioni meno propense al crudo, magari in versione finger food per accompagnare un aperitivo.



TONNO: TARTARE n°2
Tartare di tonno, menta e pepe di Sichuan, con capperi ed emulsione al wasabi





Ingredienti

tonno da consumare crudo
rucola
qualche foglia di menta fresca
pepe di Sichuan
capperi sotto sale
pasta di wasabi
olio extra vergine di oliva
sale
1 carota viola (se volete decorare come nella foto)
 
 

Come si prepara

Emulsionate mezzo cucchiaino di pasta wasabi con olio. Spezzettate la rucola e conditela con olio e sale.

Tagliate il tonno a piccoli cubetti, trasferitelo in una terrina ed unite alcune foglie di menta (leggermente tritate), qualche grano di pepe di Sichuan appena pestato, olio e un pizzico di sale. Mescolate bene gli ingredienti e lasciate riposare per mezz'ora in frigo.

Per impiattare aiutatevi con un coppa-pasta: sul fondo disponete uno strato di rucola, successivamente riempite lo stampo con la tartare e pressate. Sul piatto lasciate cadere qualche goccia di emulsione al wasabi e qualche cappero sciacquato dal sale. Estraete il coppa-pasta e servite dopo 5 minuti.

lunedì 13 ottobre 2014

Fongaro Riserva Brut, il contest

Quando si pensa alle frizzanti bollicine di uno spumante brut viene quasi scontato abbinare il vino a delicati antipasti e a leggeri piatti di pesce, solo i più audaci probabilmente lo accompagnerebbero a succulenti piatti a base di carne.

Nel caso del Fongaro Riserva Brut - Etichetta Nera però la situazione cambia: l'invitante sfumatura dorata fa immediatamente pensare a un vino di carattere, mentre le fini ma frenetiche bollicine, intense senza essere aggressive, sprigionano una miriade di profumi che spaziano dalla frutta matura al tostato della frutta secca. In bocca invece il gusto è sapido e puro, leggermente agrumato.

Prodotto con metodo tradizionale classico da 100% uve autoctone Durello (o Durella per i locali) e maturato in bottiglia per non meno di 40 mesi, il Fongaro Riserva Brut è senza dubbio un vino che tiene testa anche a piatti di selvaggina.


La ricetta che segue ne è la prova: per il contest Il miglior ingrediente per il Fongaro Riserva Brut, ho voluto avvicinarmi alle peculiarità sensoriali delle carni del colombaccio, una carne scura e saporita che cucinata con miele, nocciole e pistacchi assume delle note più eleganti. Infine per rendere il piatto ancor più amabile, ho servito la carne con una salsa senapata ai fichi compagna di un'effimera schiuma dalle note piacevolmente agrumate di clementina che curiosamente si avvicina ai sentori del vino. Curioso è anche il piccolo contorno a base di cipolla, dal vago gusto caramellato, al cacao e peperoncino che in un battibaleno fa l'occhiolino alle persistenti bollicine dello spumante Fongaro.

COLOMBACCIO AL MIELE, NOCCIOLE E PISTACCHI CON SALSA SENAPATA AI  FICHI E ARIA DI CLEMENTINE


Ingredienti per due persone

Per il colombaccio:
2 piccoli colombacci (o 1 di grosso)
4 cucchiaio di miele di castagno
1 manciata pistacchi non salati
1 manciata di nocciole
sale
1 rametto di rosmarino
olio extra vergine di oliva
brodo vegetale

Per la salsa senapata ai fichi:
5 fichi maturi
olio extra vergine di oliva
1/2 cucchiaino di senape di Digione

Per l'aria di clementine:
lecitina di soia, la punta di un cucchiaino
1 clementina

Per la cipolla caramellata al cacao e peperoncino:
1 cipolla dorata
2 cucchiaini di cacao amaro
2 pizzichi di bicarbonato
1/2 peperoncino
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva

Come si prepara

Colombaccio.
Fiammeggiate i colombacci per eliminare le piumette eventualmente rimaste, eviscerateli, pulite le interiora, lavateli e metteteli a bagno in acqua e aceto per 2 ore; trascorso questo tempo, prendeteli e tamponateli con carta da cucina. Preparate un'emulsione mescolando il miele con tanto olio fino a quando la consistenza sarà fluida ma ancora viscosa, unite poi le nocciole e i pistacchi pestati al mortaio.
Scaldate un filo d'olio in un tegame con fondo spesso, laccate i colombacci con l'emulsione al miele, salateli e adagiateli sull'olio caldo, rosolateli bene; aggiungete le interiora preventivamente sminuzzate, versate qualche cucchiaio di brodo caldo, coprite e cuocete a fiamma moderata per 20/30 minuti (il tempo dipenderà dalla dimensione dei vostri colombacci). Spegnete, trasferite i colombacci in un pirofila sporcata di olio, laccateli nuovamente con l'emulsione al miele, salate e irrorateli con qualche cucchiaio del fondo di cottura. Unite il rametto di rosmarino e terminate la cottura in forno a 180°C, spennellando di tanto in tanto la superficie dei volatili.
I colombacci saranno pronti quando la carne sarà tenera e la pelle bella dorata (attenzione a non seccarli troppo); estraeteli dal forno, avvolgeteli con della carta stagnola e lasciateli riposare per 10 minuti.


Cipolla caramellata al cacao e peperoncino.
Finché i colombacci cuociono tritate grossolanamente la cipolla e sminuzzate finemente il peperoncino. Mescolate il cacao al bicarbonato (operazione che servirà per velocizzare la "caramellizzazione" dovuta alla reazione di Maillard) e spolverizzate sulla cipolla. Scaldate l'olio, unite la cipolla e il peperoncino e cuocete rimestando per circa 10/15 minuti. La cipolla non dovrà rosolare.

Salsa senapata ai fichi.
Nel bicchiere del frullatore a immersione versate un dito d'olio, unite la polpa dei fichi e la senape, frullate fino ad ottenere una crema omogenea.

Aria di clementine.
Spremete il succo della clementina, filtratelo e unite la lecitina. Con un cucchiaio cercate di stemperare per quanto possibile i granuli di lecitina e frullate fino ad ottenere una leggera schiuma bianca sulla superficie.

Composizione e ultimazione del piatto.
Per una migliore presentazione utilizzate dei piatti bianchi e rettangolari o comunque dei piatti abbastanza grandi.
Scaloppate i colombacci e adagiate qualche pezzo al centro del piatto, affiancate la salsa senapata ai fichi e un cucchiaino di aria di clementine. Versate un cucchiaio di fondo di cottura sulla carne e servite con la cipolla al cacao e peperoncino.