mercoledì 30 maggio 2012

A spasso per ... camomilla



Come piccole perle di sole elargiscono colore e vivacità ai prati inebriando l’aria di un profumo dolciastro, simile al miele. Sono i fiori di camomilla. Fioriscono in primavera inoltrata, ricoprendo con la loro semplice grazia i cigli delle strade, i prati incolti e le rive dei fiumi. Mescolati ai papaveri creano un frizzante effetto cromatico che consolida il desiderio di stare all’aria aperta e di godere dell’armonia della natura.


Le proprietà della camomilla (Matricaria Chamomilla) erano ben note già nell’antico Egitto, dove i preparati con i fiori erano considerati dei validi rimedi per la cura di alcune malattie. Gli indiani invece la utilizzavano per alleviare diverse forme di dolori e contro l’ipersensibilità nervosa.

Oggi si può affermare che questo preziosa pianta possiede capacità anti-infiammatorie e calmanti contro le nevralgie, gli spasmi muscolari e i crampi intestinali. Viene inoltre utilizzata nei casi di dismenorrea e aiuta la digestione. In  estetica invece si utilizza sui capelli per le conosciute  proprietà schiarenti.

 Domenica, in campagna, ne ho potuta raccogliere un po’ con l’intenzione di fare dei buoni infusi che, vi posso garantire, non hanno nulla a che vedere con i preparati in bustina che si trovano nei supermercati. Essendo questa la prima mia esperienza, ho raccolto un po’ di informazioni sulle procedure di essiccazione dei fiori: ho letto che alcuni raccolgono la camomilla creando dei mazzetti che poi metteranno a seccare con le cime rivolte verso il basso, io però ho deciso di seguire una tecnica più laboriosa ma che, a mio avviso, sembra più corretta.

ESSICCARE LA CAMOMILLA

Raccogliere le infiorescenze nelle ore serali delle giornate soleggiate, direttamente dalla pianta (Wikipedia  scrive che è meglio raccoglierle dopo che avranno perso i petali ma prima di essersi seccati, io le ho raccolte con i petali perché i siti erboristici sembrano essere contrari).  Successivamente ho disposto uno strato sottile di fiori su un vassoio di carta e messi ad essiccare in terrazzo, all’ombra. È importante che il luogo sia ventilato per evitare la formazione di muffe. Il tempo di essicazione dovrebbe essere di circa 15 giorni (tra qualche giorno vi darò conferma anche se sicuramente questo periodo varierà a seconda delle condizioni climatiche), trascorso questo periodo i fiori si possono conservare in un vaso di vetro e al riparo della luce.

Fonti:
http://it.wikipedia.org
http://www.agraria.org

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciatemi il vostro pensiero, sarò ben felice di leggere un po' di voi ...