lunedì 25 agosto 2014

Ricominciare in serenità e dolcezza

Va bene, non ero sufficientemente preparata, anzi ad onor del vero, non lo ero proprio. Ripeterò l'esame di Biologia ... sob! 

Agosto è stato il mese delle concessioni: una breve ma bellissima visita a Parigi e tante uscite con le amiche tra chiacchiere, cenette e mojito nei più svariati localini. Anche se quest'anno l'estate non ha dato il meglio di sé, se alla stagione attribuisco solo i caratteri astratti peculiari per la maggior parte degli occidentali, posso dire di aver trascorso una bellissima e intensa estate! :)

Due settimane, solo due, ma di quelle in cui anima, mente e cuore viaggiano in simbiosi, liberi, finalmente liberi di pensare, di vedere e di sognare. Niente lavoro, niente libri, nessun cruccio e nessuna scocciatura. Estate!

Ma adesso bandius! Si ricomincia, ricominciamo in serenità e dolcezza. 
Dalla Francia:

FONDANT AU CHOCOLAT


Di versioni ce ne sono molteplici, questa è tratta dal libro La cuisine des Bistrots - Tomawak éditions - acquistato in una polverosa libreria di libri usati a 2 euro. Il libro è ben strutturato, descrive vari menu completi (entrées, plats e desserts) tipici dei bistrots francesi.


Ingredienti

200 g cioccolato fondente da pasticceria
200 g burro (io ne ho usati 100) + una noce per lo stampo
200 g zucchero (io, 100)
5 uova
80 g farina 00 (io, 60)
cacao amaro (aggiunta mia)

Come si prepara

Imburrate ed infarinate lo stampo lo stampo. Preriscaldate il forno a 200°C.
Fate fondere a bagnomaria il cioccolato con il burro, togliete il recipiente dal calore e unite lo zucchero, rimestate e incorporate una a una le uova. Aggiungete la farina e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versate l'impasto sullo stampo e cuocete per 20/25 minuti (io l'ho tenuto in forno per 25, se volete ottenere una consistenza più morbida e fondente, cuocetelo per minor tempo).

Sformate e spolverate con cacao amaro. Servite.

Bon appétit!


giovedì 21 agosto 2014

Tonno: tartare n° 3

Tartare n° 3 perché preceduta da altre due versioni che però non ho mai avuto tempo di pubblicare, sob! Prometto che lo farò presto. ;)

Chi mi conosce sa che amo il crudo: gamberi rossi, scampetti, seppie e chi più ne ha più ne metta. Un filo di olio, una leggera macinata di pepe ed ecco che queste prelibatezze si trasformano in umidi e morbidi bocconi che in bocca effondono l'affascinante sapore del mare.

Acquistare il pesce da consumare crudo, per noi che ci dilettiamo in cucina e non abbiamo un abbattitore d'avanguardia ma ci accontentiamo di un rudimentale freezer, non è cosa facile. Prima di acquistare il pesce accertatevi sempre che si possa mangiare crudo (di solito è quello che viene abbattuto appena pescato, ancora sulla nave), in alternativa se vi garantiscono che è freschissimo, potete metterlo in congelatore per almeno 24 ore a - 20° C.

Ma passiamo alla ricetta, per la versione n° 3 ho scelto pepe di Sichuan, capperi sotto sale, menta valdostana e ribes; se avete tutto seguitemi! ;)

TONNO: TARTARE n°3



Ingredienti per due persone

150 g tonno (da consumare crudo)
4 capperi sotto sale
alcune foglie di menta valdostana (è molto delicata, in alternativa prendete quella classica)
8/10 grani di pepe di Sichuan
2 rametti di ribes
5 foglie di cicoria
olio extra vergine di oliva
2 olive nere
sale

Come si prepara

Sciacquate i capperi dal sale e tritateli, spezzettate la menta e schiacciate leggermente il pepe di Sichuan.
Tagliate il tonno a cubetti di circa 4/5 mm, trasferitelo in una terrina, unite capperi, menta, pepe, due cucchiaio di olio e mescolate. Lasciate riposare in frigo fino al momento di servire.

Tagliate a metà, per il verso della lunghezza le foglie di cicoria, disponetele una sopra l'altra e tagliatele a listarelle sottili. Tritate due delle olive. In un contenitore mescolate la cicoria, con le olive, un filo d'olio e un pizzico di sale.

Ultimazione e decorazione del piatto.
Utilizzando un coppapasta, disponete sul fondo una base di cicoria per poi continuare con la tartare fino a riempire lo stampo. Pressate con un cucchiaio e sfilate il coppapasta. Decorate la tartare con un rametto di ribes ed una fogliolina di menta.

Con questa ricetta, partecipo al contest di Sonia, Ricette veloci senza cottura



lunedì 18 agosto 2014

Voglia di Natale

 E se vi scrivessi che sono tornata da Parigi con il desiderio di respirare un po' di atmosfera natalizia?

So bene che a metà agosto queste idee possono sembrare dissennate ma probabilmente il clima un po' più freddo della Francia settentrionale, la necessità di coprirsi di più e la voglia di coccolarsi con una bevanda calda e un fragrante croissant, ha portato la mia mente al Natale.

Così stamattina senza curiosare tra gli ultimi libri acquistati nelle polverose librerie parigine, mi sono inventata questa sorta di pain d'épice. E' ovvio che non avendo seguito alcuna ricetta questa non è la versione originale ma il sapore e il profumo vi si avvicina parecchio ed è, tra l'altro, velocissima!

PAIN D’ÉPICES (my style)


Ingredienti

Per il melange di spezie:
1/2 cucchiaino di anice stellato macinato
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere

Per l'impasto:
1 uovo
1 vasetto di yogurt naturale (da adesso usate il vasetto come misurino)
1 vasetto di zucchero semolato
1 vasetto di zucchero grosso caramellato (acquistato da Peter's Tea House, in alternativa potete usare dello zucchero grezzo di canna)
3 vasetti di farina 00
3/4 di vasetto di olio di mais
1/2 bustina di lievito per dolci
qualche mandorla

Come si prepara

Preriscaldate il forno a 180°, modalità ventilato.

In una terrina sbattete per un minuto l'uovo con i due tipi di zucchero. Aggiungete lo yogurt, l'olio, la farina, le spezie e il lievito e amalgamate tutto con lo sbattitore elettrico fino a quando vedrete il composto diventare gonfio ed omogeneo.

Imburrate uno stampo da plum-cake e versate l'impasto. Decorate la superficie con qualche mandorla e infornate per circa 35 minuti.


Vi lascio con una foto della prima chiusa del Canal Saint Martin, sì ... esattamente quella da dove Amélie Poulain faceva rimbalzare i sassolini. Poesia. <3






lunedì 11 agosto 2014

Favoloso come il mondo di Amélie

Poco tempo e quindi pochi preamboli ma non potevo lasciarvi senza condividere questa ricetta.

POLLO CON PORRO CARAMELLATO E UVA


Ingredienti per due persone

4 cosce di pollo con ossa e pelle
15 acini di uva vittoria 
4 bacche di cardamomo
6 chiodi di garofano
1 stecca di cannella
2 cm di zenzero fresco
10 foglie di porro, solo la parte verde
2 cucchiaini di zucchero
erba cipollina
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato


Come si prepara

Porro caramellato.
Pulite le foglie del porro e affettatele sottilmente. In una pentola (con fondo spesso) scaldate un cucchiaio di olio e rosolate il porro con lo zucchero. Lasciate appassire per circa 10 minuti facendo attenzione a non bruciare. Trasferite il porro in contenitore e lasciate intiepidire.

Pollo.
Nel mortaio pestate la stecca di cannella, i semi delle bacche di cardamomo e i chiodi di garofano. Tritate finemente lo zenzero, l'erba cipollina e tagliate a metà gli acini d'uva.
Mettete le cosce di pollo in un terrina, conditele con 2 cucchiai di olio, sale e pepe. Unite cannella, cardamomo, chiodi di garofano e metà dello zenzero, mescolate e "massaggiate" il pollo con le mani affinché il calore sprigioni il profumo delle spezie. 
Rosolate ora le cosce nella stessa pentola che avete usato per il porro, sono sufficienti 3 minuti per lato. Portate la fiamma al minimo, aggiungete l'uva, e versate 2 cm di acqua, coprite la pentola con un coperchio e lasciate cuocere per 20 minuti, se necessario durante la cottura aggiungete acqua. 

Ultimazione e decorazione del piatto.
Trasferite le cosce di pollo su un piatto da portata, disponete a lato il porro caramellato, spolverate tutto con trito di zenzero ed erba cipollina e servito.


Ispirato al pollo con cipolle caramellate di Yotam Ottolenghi, questo è un piatto che porta lontano, che fa volare con la mente e attraversare luoghi colmi di storia, di contrasti e di magia. Un piatto che profuma di favole.

Adesso vi lascio, domani finalmente parto anch'io, vado a vedere da dove amava far rimbalzare i sassolini Amélie <3