Io sì, spesso, per un motivo che adesso vi spiego.
Mi piace la pasta ma solo se fatta con la P maiuscola; fino a pochi anni fa però non la mangiavo: la pasta al pomodoro proposta alla mensa dell'asilo mi ha traumatizzata, ne ricordo ancora l'odore. Poi sono cresciuta, da scuola tornavo tardi e spesso il pranzo pronto era pasta (al pomodoro) da scaldare velocemente, magari al microonde. Immaginate ...
Appena ho potuto quindi ho messo il bandius a quello che invece è per molti un piatto di tutto rispetto, il piatto simbolo della gastronomia italiana. Buono, genuino ed economico.
Io invece cucinavo pasta esclusivamente in occasione di qualche cena con amici e solo perché "si deve".
Fortunatamente la passione per la cucina ti fa provare anche cose che non ti piacciono e dato che impastare è sempre stato il mio anti-stress per eccellenza, piano piano, partendo da ravioli e tortelli, sono arrivata a fare tagliatelle, lasagne, chifferi, ecc. Buona, ma questo non bastava. Forse più che la pasta, il mio ostacolo era il sugo. L'odore e il corpo del sugo.
Come dev'essere un sugo? Ve lo siete mai chiesti?
Io sì.
Dev'essere semplice, non servono molti ingredienti per fare un buon sugo, anzi meno sono più buono è. Dev'essere corposo ma non troppo, deve abbracciare la pasta, non deve coprirla e non deve somigliare a una brodaglia, questo proprio no. Dev'essere profumato, un buon sugo deve invitare a mangiare, il suo profumo deve riuscire a far venire l'acquolina ma attenzione, no ai sughi troppo saporiti, gli intrugli di spezie, sale e aromi lasciamoli ai paesi che sanno come usarli. Last but not least, l'abbinamento, fondamentale è trovare per ogni tipo di pasta il giusto sugo. Non tutti i sughi sono uguali, non a caso ci sono tipi di pasta che dal loro sugo non si scostano e ogni altro abbinamento suona stonato. Sareste capaci di immaginare dei bigoli conditi con le cime di rapa?
Come dev'essere un sugo? Ve lo siete mai chiesti?
Io sì. Come un uomo con una donna ...
Come dev'essere un sugo? Ve lo siete mai chiesti?
Io sì. Come un uomo con una donna ...
LINGUINE AL PESTO
Ingredienti per 4 persone
280 g linguine di buona qualità
50 g basilico fresco, preferibilmente quello genovese a foglia piccola
2 spicchi d'aglio, io ne ho usato 1
qualche grano di sale grosso
1 cucchiaio di pinoli
6 cucchiai di Parmigliano Reggiano o Grana Padano
2 cucchiai di pecorino sardo
qualche grano di sale grosso
1 cucchiaio di pinoli
6 cucchiai di Parmigliano Reggiano o Grana Padano
2 cucchiai di pecorino sardo
1/2 bicchiere di olio extra vergine di oliva, meglio se ligure
Come si prepara
Premessa: per un buon pesto dovete munirvi di mortaio in marmo, pestello in legno e molta pazienza, se avete fretta potete comunque ricorrere all'utilizzo del mixer ma il sapore ne risentirà.
Lavate il basilico in acqua fredda e asciugatelo tamponando delicatamente con carta assorbente.
Nel mortaio schiacciate l'aglio con i grani di sale, unite poi i pinoli e lavorate fino a quando otterrete una pasta morbida e omogenea.
Aggiungete le foglie di basilico poche per volte e pestatele ruotando il pestello sul bordo del mortaio. Ora potete aggiungere i due formaggi, amalgamate e versate a filo l'olio. Il pesto è pronto, copritelo con pellicola fino al momento di usarlo per evitare che scurisca per via dell'ossidazione.
Cuocete la pasta in acqua salata e scolatele al dente. In una padella, scaldate leggermente il pesto e fate saltare le linguine aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Per curiosità e dettagli su pesto alla genovese, visitate questa pagina.
Buon appetito!
Molto interessante il post e la ricetta è sempre invogliante
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