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mercoledì 20 giugno 2012

Di spezie lontane, pagnottine al profumo di curry


Ogni settimana l’appuntamento è fisso. Farina e acqua diventano elementi essenziali per mantenere viva quello che unito ad altri ingredienti permette la lievitazione di pane, focacce, brioche, panettoni, ecc. Un processo chimico naturale, un mondo sempre nuovo e tutto da scoprire.


Ogni settimana, di sabato solitamente, la nostra cucina profuma di buono, profuma di casa, profuma di ricordi. Puntuali, i pensieri mi riportano alla vecchia bottega di paese, non so se avete presente, quelle tipiche dei piccoli borghi di campagna, quelle vere e genuine, quelle in cui il gestore va fiero del suo prodotto e non accetta un rifiuto quando ti propone di assaggiare qualcosa. Quando io e mia sorella eravamo piccole, mia madre ci mandava quasi ogni giorno “dal fornaio”, con la bicicletta pedalavamo sotto il sole cocente e ricordo, che l’entrare nel negozio era come accedere in un luogo magico, dove trovare refrigerio, persone buone, e ristoro.
Il profumo di pane, come un balsamo, aiuta a sciogliere i nodi, aiuta a ritrovare serenità.
Alle ultime pagnottine che ho fatto, ho voluto però, aggiungere una punta di terre lontane, per la precisione una nota di India, l’India delle spezie, l’India delle centinaia di varietà di masala, miscele penetranti e pungenti che gli inglesi hanno fatto conoscere al mondo col nome generico e impersonale di curry, senza tener conto della storia e delle tradizioni che ogni famiglia tramanda con la propria ed unica, ricetta.


martedì 15 maggio 2012

Con la pasta madre, finalmente!


Finalmente ci sono riuscita, lievitazione perfetta e nessuna nota acida!

Qualche mese fa mi è stata regalata una piccola quantità di pasta madre da un’amica che conosce bene la mia propensione per la naturalità e soprattutto, comprende la mia curiosità di scoprire il perché dello trasformarsi della materia a partire dagli alimenti. Da qui nasce il forte desiderio di sperimentare a casa quello che si potrebbe comodamente reperire da una corsia del supermercato.
Immaginate quindi quanta può essere stata la gioia provata nel vedere quella massa biancastra dall’aspetto spugnoso,  appiccicata alle pareti del vasetto, quasi come a voler conoscere la persona che da quel momento in poi, si sarebbe presa cura di lei. :)

Pasta madre

Mantenere vitale la pasta madre è essenziale per la buona riuscita del prodotto finale. Sintetizzo in tre punti quelle che, a mio avviso, sono le regole fondamentali da apprendere ancor prima di passare alle operazioni concrete:

  • dedicare tempo. Rendiamoci conto che la pasta madre non può rimanere attiva senza di noi, come ho scritto sopra, ha bisogno delle nostre cure e come un animaletto, avrà bisogno di nutrirsi ed essere protetta. Scrivendo, mi è venuto in mente un altro esempio: vi ricordate il tamagotchi? J Meno poetico, ma rende l’idea! ;-)
  •  sensibilità e animo gentile. È necessario essere accorti e cercare di comprendere quello di cui la nostra pasta madre ha bisogno (temperatura, umidità, qualità di farina, ecc.), inoltre l’inclinazione alla serenità darà sicuramente risultati migliori.
  • Pazienza. Non disperiamo se i risultati non sono subito quelli sperati, bisognerà infatti mettere in conto un periodo  di qualche mese prima di arrivare a conoscere questo nuovo “essere” che, se vorremo, soggiornerà per sempre nel nostro frigo.
Domenica, dopo mesi di esperimenti dolci e salati, finalmente, ho provato un’ immensa soddisfazione da queste golose girelle con crema e cioccolato, idea con variante, tratta dalle minibrioche all’uvetta di Angie.

GIRELLE CON CREMA E CIOCCOLATO