Avete voglia di qualcosa di dolce ma vorreste evitare gli zuccheri e il burro?
Questa ricetta fa per voi!
Buono, fresco e versatile perché potete utilizzare il tipo di frutta che preferite e soprattutto senza zucchero, quindi che ne dite di un sano dolcino senza sensi di colpa? ;)
Buono, fresco e versatile perché potete utilizzare il tipo di frutta che preferite e soprattutto senza zucchero, quindi che ne dite di un sano dolcino senza sensi di colpa? ;)
TARTELLETTE SENZA ZUCCHERO AL CAPRINO E FRUTTA
Ingredienti per circa 12 tartellette
Per la base:
170 g farina di grano integrale
30 g cacao amaro
1 uovo
50 ml olio extra vergine di oliva
acqua calda, 20 ml circa
Per la farcia:
100 g ricotta vaccina
80 g formaggio caprino spalmabile
2 prugne fresche o altra frutta per guarnire
Come si preparano
Sulla spianatoia mescolate la farina con il cacao e disponete a fontana.
Al centro aggiungete l'uovo e l'olio, iniziate ad impastare con le mani e versate l'acqua a filo quanto serve per ottenere un impasto omogeneo.
Avvolgete la pasta con pellicola alimentare e lasciatela riposare in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo preparate la farcia di ricotta e caprino
mescolando i due formaggi. Passate tutto a setaccio e trasferite la crema in frigo fino al momento di farcire le tartellette.
Se non amate il gusto del caprino, potete sostituirlo con la stessa quantità di ricotta.
Impostate il forno a 180°C, modalità ventilato.
Stendete la pasta dello spessore di 5 mm.
Con un coppapasta ricavate dei dischetti che poi adagerete negli stampini per tartellette.
Cuocete le tartellette in forno per 10-12 minuti e lasciatele raffreddare.
Farcite le tartellette con la crema di ricotta e caprino e decorate con frutta fresca a piacere.
Conservate in frigo fino al momento di servire.
Con questa ricetta partecipo per la sessione "dolci" al Food Contest Dieta Mediterranea? Sì, grazie! indetto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e l’Associazione Italiana Food Blogger, che intende favorire un’alimentazione sana non “medicalizzata” in cui il rigore scientifico e la correttezza metodologica incontrino il gusto ed il piacere della buona tavola, la ricerca dell’equilibrio nutrizionale, la creatività e la sperimentazione in cucina.
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