mercoledì 27 marzo 2013

Rimanenze

Di nuovo una ricetta di recupero, vi ricordate la vellutata di rafano nero al tuorlo? Ecco cosa è diventata il giorno dopo ...

SFORMATINI DI RAFANO NERO E SENAPE ALLA CURCUMA


Ingredienti per circa 10 piccoli sformatini

150 g circa di vellutata di rafano nero (qui la ricetta)
1 albume
1/2 cucchiaio di farina 00
sale
1 cucchiaio di senape di Digione
1 punta di cucchiaino di
curcuma
sfoglie di pane o crostini per servire

Attrezzatura:
pirottini di silicone o di alluminio

Come si preparano

Preriscaldate il forno a 180 °C

Mescolate la farina setacciata alla vellutata di rafano, fredda di frigo. Sbattete a neve l'albume con un pizzico di sale e incorporatelo delicatamente alla vellutata. Versate il composto sui pirottini di silicone (se usate quelli di alluminio, prima imburrateli e infarinateli leggermente) e cuocete gli sformatini in forno a bagnomaria per circa 30 minuti (non dovranno scurire).

Sformate gli sformatini solo quando saranno tiepidi e serviteli su sfoglie di pane, accompagnati da poca senape mescolata alla curcuma.



lunedì 25 marzo 2013

Tra pioggia e angoscia

Era sera, ero seduta davanti al pc, Nala ronfava sul mio grembo premendomi alternate le zampette sulla pancia, d'un tratto una sensazione di forte vertigine mi distrae dalla lettura, ci misi mezzo secondo per capire ... il tavolo iniziò a tremare e la cucina si riempì di rumori ritmati ed angoscianti ... in preda all'ansia mi sveglio,  era un sogno, respiro profondamente e guardo l'ora, le 07.00. Dalle fessure della persiana filtra una leggera luce opaca, la giornata si preannuncia grigia e uggiosa come la sgradevole sensazione che mi accompagnerà per qualche ora.


Indecisa se provare a distrarmi con qualche passo di D'Annunzio o a rilassarmi con una tazza di latte caldo, ho pensato che forse la miglior terapia era quella di mettermi a fare qualcosa di pratico, concreto e manuale. Lo stato di angoscia che mi aveva lasciato quel sogno era grande e grande doveva essere la sensazione di tranquillità che desideravo da quello che avrei sfornato.

BISCOTTI ALLA PANNA

La pagella
Io =7,5
Lui = 8

Ingredienti per circa 20-25 biscotti

300 g farina 00
25 g fecola di patate
1/2 bustina di zucchero vanigliato
100 g burro 
75 g zucchero a velo (più dell'altro per decorare)
1 uovo
3 cucchiai di panna
1 pizzico di sale

Attrezzatura:
formine per biscotti
Come si preparano

In una terrina mescolate la farina con la fecola, il lievito ed il sale, versate il burro fuso, impastate sommariamente e trasferite il composto sulla spianatoia. Unite lo zucchero a velo, la panna, l'uovo e lavorate fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea che avvolgerete poi con della pellicola e trasferirete in frigo per un'ora.

Preriscaldate il forno a 180 °C.

Sul piano lavoro leggermente infarinato, stendete l'impasto dello spessore di 6-7 mm,  tagliate i biscotti della forma che preferite e cuoceteli in forno per 15 minuti. Prima di sfornarli, lasciateli intiepidire con lo sportello del forno socchiuso per 5 minuti; una volta freddi, spolverateli con lo zucchero a velo.








venerdì 22 marzo 2013

Vellutata di rafano nero al tuorlo



Ancora bianco e giallo per il contest di Cinzia e Valentina di Marzo



VELLUTATA DI RAFANO NERO AL TUORLO

Ingredienti per due persone

1 rafano nero di circa 400 gr
200 ml panna fresca
parmigiano reggiano
2 uova
sale
semi di finocchio

Attrezzatura:
frullatore ad immersione



Come si prepara

Pulite, sbucciate e tagliate a cubetti il rafano nero, mettetelo in una pentola a bordi altri e coprite a filo con acqua. Portate a ebollizione, abbassate la fiamma e cuocete per 5 minuti ed unite la panna. Mescolate e cuocete per altri 10 minuti. Spegnete la fiamma e riducete in crema il contenuto nella pentola con il frullatore ad immersione. Regolate il sapore con qualche pizzico di sale e riportate la pentola sulla fiamma per circa 5 minuti mescolando continuamente.

Dividete la vellutata su due cocotte, spolverate con del parmigiano reggiano grattugiato e gratinate per 1 minuto in forno, mischiate affinché le crosticine di formaggio si mescolino nella vellutata e su ciascuna porzione versate solo il tuorlo (tenete l'albume da parte per usarlo sulla prossima ricetta). Servite guarnendo con dei semi di finocchio.





martedì 19 marzo 2013

Pizzoccheri

Di nuovo un piatto invernale, d'altronde la pioggia, il vento gelido e il cielo traboccante di grosse nubi scure di ieri, non lasciano di certo presagire l'imminente arrivo della primavera. Fortuna che la natura non ha voglia di assecondare i capricci metereologici e in barba al cielo grigio, già da qualche settimana, ha incaricato alle delicate margherite di ricoprire i prati, ai piccoli occhi della Madonna di dipingere d'azzurro i cigli dei fossati e ai maestosi salici di germogliare, cosicché l'uomo possa nutrire gli occhi di colore e l'anima di profumi meravigliosi, contemplando il miracolo che ogni anno madre terra ci concede.

Arrivederci inverno ...

PIZZOCCHERI VALTELLINESI


A tutelare il piatto principe della regione valtellinese da qualche anno esiste l'Accademia del Pizzocchero di Teglio che ha una volta per tutte tolto ogni dubbio sulla ricetta tradizionale. Per iniziare, la scelta del formaggio è fondamentale: altro non può essere che il Casera della Valtellina e c'è chi giura infatti che nemmeno la sostituzione con la Fontina possa avvinare il sapore a quello del piatto autentico. Importante è poi la lavorazione fatta a mano della pasta fatta di farina di grano saraceno e per quanto riguarda le verdure  ho scoperto che le patate sono indispensabili mentre le verze possono essere sostituite da altri prodotti stagionali disponibili nelle vallate della zona. Da non sottovalutare poi è il burro della Valtellina, meglio se d'Alpeggio!

Appreso ciò non potevo che fare i pizzoccheri più squisiti del mondo, giusto? Ok, ora vi avviso che semmai gli adepti dell'Accademia del Pizzocchero dovessero leggere questo post, potrei rischiare di venire accusata di "blasfemia". Premetto di aver acquistato tutti gli ingredienti tipici, premetto che l'intenzione era quella di fare la ricetta originale ma è successo che il formaggio è stato assaggiato prima di preparare la ricetta ed è ... piaciuto molto! :/ A buon intenditor poche parole ... Ho dovuto praticamente sostituire quel buon formaggio con ... con ... pronte?? Con del pecorinoisolanostagionato! Il risultato? Abbiamo mangiato i fusion-pizzoccheri più buoni del mondo! ;)

I MIEI FUSION-PIZZOCCHERI


La pagella
Io = 8
Lui = 9

Ingredienti per quattro persone

300 g pizzoccheri (io li ho acquistati ma per chi volesse farli queste sono le dosi: 400 g farina di grano saraceno e 100 g di farina 00 da impastare con acqua e lavorare per 5 minuti)
1/2 cavolo verza
4 patate medie
grana padano
pecorino isolano stagionato
burro d'alpeggio
1 spicchio d'aglio
pepe nero macinato al momento

Attrezzatura:
1 pirofila da forno

Come si preparano

In una grande pentola portate a ebollizione dell'acqua salata e tuffateci la verza tagliata a listarelle e le patate sbucciate e tagliate a tocchetti. Cuocete per 5 minuti, dopodiché unite i pizzoccheri, mescolate e lasciate cuocere ancora per 10 minuti. Spegnete la fiamma e con l'aiuto di un mestolo forato trasferite un po' di pizzoccheri con le verdure in una pirofila da forno già calda, spolverate la superficie con del pecorino e del grana gratuggiati; continuate ad alternando pizzoccheri e formaggi fino a esaurimento degli ingredienti.
In un pentolino fate fondere il burro con l'aglio fino a farlo dorare, eliminate l'aglio e irrorate la superficie dei pizzoccheri con il burro. Fate gratinare leggermente in forno e servite con poco pepe macinato (n.b. la ricetta originale non prevede la gratinatura in forno).


lunedì 18 marzo 2013

Cheesecake al cocco e uvetta al rum

In questo periodo il tempo che dedico alla cucina è pari a zero e purtroppo anche questa volta mi vedo costretta a ripubblicare una vecchia ricetta ...

Morena, avrei voluto portarti un dolce inedito, un dolce delicato, candido e profumato d' amore come sarà il vostro futuro matrimonio ma in questo periodo il tempo scarseggia anche per me, per cui ho pensato di regalarti un dolce già proposto ma altrettanto adatto: una cheesecake fresca, con accenti esotici profumati di rum e scaglie golose di cioccolato. Con questa cheesecake voglio augurarvi un viaggio intenso, complice e colmo di amore; voglio augurarvi che sia il viaggio più bello della vostra vita,  il viaggio di cui voi e solo voi potrete godere ... tantissimi auguri Morena!!! Ti abbraccio forte forte forte!



CHEESECAKE AL COCCO E UVETTA AL RUM

Ingredienti


Per la base:
200g savoiardi
120g burro
50g cioccolato fondente

Per la farcia:
500g ricotta vaccina
200g panna da montare
80g cocco in scaglie
3 cucchiai di zucchero a velo
50g uvetta sultanina
rum bianco
2 fogli di colla di pesce

Per la finitura:
100g cioccolato fondente
40g uvetta sultanina


Come si prepara

Base.
Ridurre in polvere i savoiardi e a scaglie il cioccolato fondente. Fondere il burro su un pentolino e versarlo nel contenitore con i savoiardi, mescolare bene ed unire il cioccolato. Versare il composto in una tortiera a cerniera e livellarlo premendolo bene con il dorso di un cucchiaio.

Farcia.
Mettere a mollo l'uvetta in una soluzione di rum e acqua con un rapporto di 2 a 1.
In una ciotola amalgamare con una frusta la ricotta e lo zucchero a velo, poi unire il cocco. Montare la panna e mescolarla delicatamente agli altri ingredienti.
In un pentolino scaldare due cucchiai di rum e sciogliervi i due fogli di colla di pesce preventivamente messi a bagno in acqua fredda, lasciar intiepiedire ed unire alla farcia, insieme alla uvetta sgocciolata.
Distribuire il composto sopra la base di savoiardi e lasciare riposare in frigo per almeno tre ore, io l'ho lasciata una notte (solo dopo, si potrà procedere con la finitura).

Finitura.
Ridurre in scaglie il cioccolato, a pezzetti più piccoli l'uvetta e spargere tutto sulla torta. Sformare e servire.


Gli ingredienti sono per una torta di 24 cm di diametro ma nulla vi vieta di creare delle monoporzioni (come nelle foto).


Con questa ricetta partecipo al contest di Morena, Un dolce al mese - La ricotta

giovedì 14 marzo 2013

Recuperare gli avanzi

Capita che a volte si cucina un po' troppo, capita che rimangano degli avanzi e capita di buttarli (ahimè!) ma capita anche di utilizzarli per inventare nuovi e squisiti piatti! ;)

CROCCHETTE DI RISOTTO CON COUS COUS AL CURRY


La pagella:
Io=8
Lui=8

Ingredienti per 2 persone 

100 g risotto avanzato freddo di frigo (il mio di verza e pancetta)
farina 00
semi di nigella (chiamati anche sesamo nero)
semi di sesamo bianco
olio di arachidi
cous cous al curry e uvetta già pronto (qui la ricetta)

Come si preparano

In una ciotola incorporate molto bene un cucchiaio di farina al risotto (il composto dovrà essere lavorabile con le mani: se il riso dovesse essere troppo appiccicoso aggiungete ancora un po' di farina). Formate ora della palline grandi poco più di una noce facendo un po' di pressione affinché queste non si sfaldino in cottura; fatele rotolare sul piatto dove avrete preparato una mistura di farina, semi di sesamo bianco e di nigella e rosolatele in padella con poco olio bollente.


Servite le crocchette su un letto di cous cous al curry appena tiepido.


Con questa ricetta partecipo al contest di Mimma, Me lo porto in ufficio


e alla raccolta di Kecca, Ricette pulisci frigo


martedì 12 marzo 2013

Paccheri con farcia di ceci al cardamomo e salsa piccante al caffè

Questa ricetta è una ripubblicazione. 

PACCHERI CON FARCIA DI CECI AL CARDAMOMO E SALSA PICCANTE AL CAFFE'



Ingredienti per due persone

14 paccheri
100 grammi ceci secchi (io quelli di un contadino pugliese)
6 bacche di cardamomo
6 pomodorini (io quelli del mio orticello)
1 tazzina di caffè superconcentrato
1 peperoncino piccolissimo secco
2 cucchiaini di zucchero grezzo di canna
sale
olio extra vergine di oliva









Come si preparano

Paccheri.
Lessate i paccheri in acqua salata mantenendoli al dente per evitare di romperli al momento della farcitura.
Farcia di cieci al cardamomo.
Dopo aver lasciato i ceci a bagno per almeno 5 ore, cuoceteli in un pentolino con poco olio, riduceteli in purea utilizzando il passaverdure e aggiustate il sapore con il sale. Estraete i semini dalle bacche di cardamomo e pestateli nel mortaio, unite poi questi alla purea di ceci mescolando bene affinché il sapore diventi uniforme. Se occorre aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.

Salsa al caffè.
In un padellino portate a bollore il caffè, abbassate la fiamma, unite il peperoncino intero e lasciate sobbollire per 5 minuti. A parte fate caramellare lo zucchero e poco prima che si sciolga, versate a filo il caffè. Cuocete fino a quando la salsa comincia ad addensarsi.


Ultimazione e decorazione del piatto.
Farcite i paccheri con il composto di ceci, disponeteli sul piatto e conditeli con un cucchiaio di salsa al caffè. Ai paccheri affiancate i pomodorini tagliati a metà e condite con qualche goccia di olio e salsa al caffè.


Con questa ricetta partecipo al contest di About Food, Ricette salate al caffè e cioccolato

lunedì 11 marzo 2013

Gnocchi ripieni di cous cous al curry

Se avete dato un'occhiata al post precedente, avrete notato che le informazioni sulla ricetta si sono maggiorate della "pagella". Ogni piatto che cucino viene giudicato da Lui e da me, perciò perché non inserire i voti?  So bene che ciascuno di noi darebbe un voto diverso ma credo che a scopo orientativo possa essere utile, voi cosa ne pensate?

La ricetta di oggi è la prima ad essersi guadagnata un bel 10 da Lui, io invece correggerei qualcosina ma rimane comunque una delle pietanze più gustose e curiose che abbia mai cucinato.


GNOCCHI DI RICOTTA RIPIENI DI COUS COUS AL CURRY

La pagella:
Io = 9
Lui = 10

Ingredienti per due persone (circa 8 gnocchi grandi)

Per gli gnocchi:
150 g ricotta vaccina
farina 00
1/4 cucchiaino di sale

Per il cous cous al curry:
2 tazzine di cous cous precotto (ne avanzerete, tenetelo da parte per la prossima ricetta)
1/2 cipolla tritata finemente
3/4 cucchiaio di uvetta
1 cucchiaino abbondante di curry
400 ml brodo vegetale (anche di dado)
olio extra vergine di oliva
sale

Per il condimento:
burro
pepe nero
parmigiano reggiano gratuggiato



Come si preparano

Impasto per gli gnocchi.
Preparate la pasta per gli gnocchi di ricotta incorporando alla ricotta la farina e il sale (seguite le istruzioni del post precedente).
Infarinate leggermente la spianatoia e il mattarello e stendete l'impasto con spessore 3 mm.

Cous cous al curry.
Portate a bollore il brodo, nel frattempo, scaldate un cucchiaio di olio in una padella e soffriggete la cipolla fino a farla imbiondire, unite l'uvetta e il curry, mescolate per amalgamare i sapori per un minuto. Unite il cous cous, mescolate per qualche secondo e versate un mestolo di brodo, proseguite versando poco brodo alla volta e solo quando il cous cous avrà assorbito il liquido precedente. Per una cottura ottimale seguite le indicazioni riportate sulla confezione ma consiglio di assaggiarlo di tanto in tanto, il mio per cuocersi ha impiegato circa 5 minuti. Se necessario correggete il sapore con il sale, spegnete e trasferite il cous cous su una terrina di vetro.

Gli gnocchi.
Questo passaggio è più difficile da spiegare che da fare, spero di riuscire ad essere abbastanza chiara ...
Rivestite l'interno di  una tazzina con un pezzo di pellicola trasparente, tagliate la pasta a quadrati di circa 7x7 cm e adagiatene un pezzo sopra la pellicola schiacciandolo leggermente nel centro. Adesso riempite l'incavo con un cucchiaino di cous cous, prendete i lembi della pellicola per estrarre la pasta dalla tazzina e portateli verso al centro, tenendoli fermi ruotate la pasta ripiena fino a comprimerla bene. Togliete la pellicola, se serve chiudete bene la pasta e fate rotolare la pallina formata su poca farina. Continuate così fino a finire gli ingredienti.


Ultimazione e decorazione del piatto.
Portate ad ebbollizione dell'acqua in una pentola e cuocete gli gnocchi per circa 3 minuti (pochi alla volta, mi raccomando!).
Fate fondere un cucchiaio di burro sulla padella ripulita dal cous cous, scolate gli gnocchi con la schiumarola e fateli insaporire sul burro per qualche secondo. Servire con una spolverata di pepe nero e del parmigiano reggiano.


Con questa ricetta partecipo al sempre più entusiasmante Colors & Food di marzo


e ancora, al contest di Valentina, L'agrodolce in cucina



venerdì 8 marzo 2013

I miei primi gnocchi di ricotta e buona festa

Auguri alle mie amiche, alle donne che conosco e a quelle che non conosco, alle bambine che diventeranno grandi donne e alle nonne che hanno lottato; auguri alle donne che soffrono e a quelle felici, alle donne forti e a quelle sensibili.
Auguri a tutte le donne del mondo che sanno rendere speciale ogni giorno.


Piccola parentesi ... se stasera non vi va di passare la serata festeggiando non si capisce cosa, tra schiamazzi e spettacoli ostentati, vi vorrei proporre un film: su La7D trasmetteranno "We want sex" di Nigel Cole, vi riporto la recensione tratta da Il Morandini 2013.

Dagenham, Essex, 1968. La fabbrica della Ford dà lavoro a 35 mila operai. Tra loro 187 donne che, in un'ala costruita nel 1920 che sta cadendo a pezzi, sono addette alla cucitura dei sedili. Le condizioni di lavoro peggiorano per loro di giorno in giorno. Quando vengono riclassificate come “operaie non qualificate”, si scatena la protesta. Capeggiate da un gruppetto di agguerrite, ironiche e coraggiose, le 187 operaie entrano in sciopero e si fanno sentire nell'intera Inghilterra, fino a ottenere la legge sulla parità di retribuzione. Il produttore Stephen Wooley si appassiona alla vicenda delle operaie della Ford e, con Elizabeth Karlsen della Number 9 Films, va a incontrarle. Decidono di non farne un documentario, ma una fiction, creando il personaggio di Rita, capo carismatico del gruppo. Ne è uscito un film intelligente, spiritoso, che descrive un ambiente con acuta ironia, racconta un episodio di lotta operaia con leggera profondità. La galleria di personaggi – tutti bravissimi gli interpreti – dà un contributo non indifferente.

So che essendo l'8 marzo dovrei proporre qualcosa di primaverile e delicato ma finché il cielo rimane grigio e l'aria carica di umidità mi concedo gli ultimi piatti invernali, quelli calorici, ricchi e saporiti ;) ... stavolta ho deciso per degli gnocchi di ricotta con un condimento particolare.


GNOCCHI DI RICOTTA GRATINATI

La ricetta originale degli gnocchi  prevedeva l'utilizzo delle uova, io le ho volutamente omesse per ottenere un gusto puro. Per il condimento invece ho accostato il sapore amarognolo del radicchio a quello dolce dei piselli e dell'uvetta, ho voluto poi - passatemi il termine - esagerare, ultimando il piatto con una gratinatura al parmigiano.
La pagella:
Io = 8
Lui = 7,5

Ingredienti per due persone

Per gli gnocchi:
200 g ricotta vaccina
farina 00
sale

Per il condimento:
1/4 cipolla
2 cespi di radicchio tardivo di Treviso
200 g di piselli in scatola
50 g pancetta dolce a cubetti
1+1/2 cucchiaio uvetta
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

Per la gratinatura:
parmigiano reggiano
20 g burro


Come si preparano

Gnocchi.
Mettete sul fuoco una pentola d'acqua salata.
Nella terrina mescolate la ricotta e qualche pizzico di sale con cucchiaio di legno, poi procedete con l'impasto degli gnocchi accorpando poca farina alla volta fino a il composto diventa sodo ma non troppo duro. Spolverate di farina la spianatoia, prelevate un po' di impasto e formate dei cordoncini facendo rotolare la pasta sulla spianatoia. Tagliate il cordoncino a pezzi di 1,5 - 2 cm e trasferite gli gnocchi su vassoio infarinato. Continuate così fino a terminare la pasta.

Condimento.
Accendete il forno in modalità grill.
Mettete a bagno l'uvetta in po' di acqua tiepida.
Tritate la cipolla e fatela rosolare con la pancetta nella padella con un cucchiaio d'olio bollente, unite il radicchio a tagliato a pezzi (lasciate intere quattro foglie per decorare), cuocete due minuti, salate ed unite l'uvetta ben strizzata; abbassate la fiamma e cuocete per ulteriori due minuti, unite i piselli scolati dal loro liquido e sciacquati, aggiustate il sapore con sale e pepe e lasciate insaporire per qualche minuti mescolando spesso.


Ultimazione e decorazione del piatto.
Tuffate metà degli gnocchi alla volta nell'acqua in ebollizione, quando galleggeranno scolateli con la schiumarola ed uniteli al sugo che nel frattempo avrete rimesso sulla fiamma, spadellate il tutto per un minuto e dividete gli gnocchi in due cocotte.
Spolverate la superficie con il parmigiano gratuggiato e versateci sopra un cucchiaio di burro fuso.
Gratinate in forno fino a quanto si formerà una crostina dorata ... fate attenzione quando togliete le cocotte dal forno, sono bollenti!



Con questa ricetta partecipo al costent "L'agrodolce in cucina" di Valentina



e al contest di About Food, Ricotta mille usi


mercoledì 6 marzo 2013

Dal Gellius, l'ispirazione

Due settimane fa ci siamo concessi una splendida serata a Oderzo (TV). Il piccolo paese è affascinante: un labirinto di strade lastricate e piccole vie ci ha condotto sotto i portici a spiare i vari localini e negozi, poi come facciamo spesso, sotto le stelle abbiamo fantasticato in quale delle tante casette ci piacerebbe vivere e su come avremmo trascorso le giornate in quel romantico posto. Ci siamo ripromessi che a Oderzo ritorneremo, magari di giorno, per passeggiare mano nella mano tra gli incantevoli scorci.

Se vi dovesse mai capitare di passare di qui oltre farvi accarezzare dalla bellezza del paese medievale, non potete non dare almeno una sbirciata al Gellius. Il ristorante stellato dalla guida Michelin si trova all'interno della torre carceraria del castello ed entrando, si ha l'impressione di aver sbagliato ingresso: i resti romanici da poco portati alla luce suggeriscono senza dubbio la sede di un museo; invece no, dal ristorante si può respirare un'atmosfera d'altri tempi, ammirando i reperti storici.

Ci sediamo e il menu degustazione ha inizio, ci lasciamo coccolare dagli impeccabili camerieri in livrea che ad ogni graziosa pietanza ci spiegano cosa stiamo per assaggiare, ampliandoci l'emozione del primo boccone. Vorrei farvi l'elenco delle portate gustate ma non voglio svelare quello che lo chef crea con la sua maestria, competenza, esperienza e soprattutto arte, perché in questo ristorante non si viene per mangiare ma per godere della seducente commistione di emozioni che fino a quel momento non avevo mai provato.

Per la ricetta sotto mi sono lasciata ispirare da una piattino servitoci al Gellius: una deliziosa vellutata di polenta taragna con bottarga. Non sapendo assolutamente come abbiano saputo rendere così soavemente cremosa la vellutata di polenta taragna che solo il nome evoca rusticità e quindi ruvidezza, ho voluto accompagnare la bottarga con una vellutata di porri ottenendo comunque un risultato delicatissimo e ben bilanciato.

VELLUTATA DI PORRI E BOTTARGA DI MUGGINE


Ingredienti per due persone

1/4 cipolla dorata
1 porro
3 patate
brodo vegetale
olio extra vergine di oliva
sale
pepe bianco
bottarga di muggine

Attrezzatura:
una pentola alta
una gratuggia a fori larghi

Come si prepara

Scaldate due cucchiai di olio in una pentola e fate imbiondire la cipolla tritata; unite il porro mondato, pulito e affettato sottilmente e fatelo appassire. Aggiungete anche le patate tagliate a cubetti e un pizzico di sale, lasciate insaporire per 5 minuti rimestando smesso. Versate un mestolo di brodo caldo e continuate la cottura fino a quando le patate saranno tenere (a seconda della grandezza delle patate occorreranno circa 10-15 minuti). Togliete la pentola dal fuoco e riducete le verdure in purea con il frullatore ad immersione; riportate sul fuoco e versate un mestolo di brodo, mescolate e continuate così fino ad ottenere la densità desiderata. Lasciate sobbollire per 2 minuti, spegnete e servire nei piatti. Attendete 3 minuti prima di spolverare la velluttata con la bottarga gratuggiata e una macinata di pepe bianco.

Con questa ricetta partecipo alla sfida mensile "Cre-Azioni" che questo mese è dedicata alle vellutate.



lunedì 4 marzo 2013

Di stagione

Radicchio tardivo di Treviso, arancia e noci, più di stagione di così! ;)


Con questi ingredienti volevo fare un risotto ma poi dalla dispensa fu il grano il primo a farmi l'occhiolino. Speravo in un risultato simile al risotto, ben mantecato e cremoso, invece il grano, di unirsi agli altri chicchi, non voleva sapere, seppur ho usato lo stesso procedimento del risotto. Il piatto comunque è stato sorprendente: una sorta di insalata tiepida di grano con una leggera nota amarognola ricavata dal radicchio.

INSALATA INVERNALE DI GRANO



Ingredienti per 2 persone

140 g grano
2 cespi radicchio tardivo di Treviso
1/4 cipolla dorata
brodo vegetale
1/2 bicchiere di vino rosso
polvere di arancia (o buccia di arancia di grattugiata)
5 noci
sale
pepe
olio extra vergine di olia

Attrezzatura:
1 pentola
1 grattugia

Come si prepara

Insalata di grano.
Rosolate la cipolla tritata fine in due cucchiai di olio, fate tostare per 2 minuti il grano e bagnatelo con il vino rosso alzando al massimo la fiamma cosicché l'alcol possa evaporare velocemente. Quando il grano sarà di nuovo asciutto, unite il radicchio lavato e taglieto a tocchetti (tenete da parte 4 foglie intere) aggiustate il sapore con un po' di sale, cuocete per due minuti mescolando. Adesso continuate la cottura come per il risotto, versando poco brodo caldo alla volta e aggiungendone dell'altro quando questo sarà assorbito (per il tempo di cottura, controllate le indicazioni sulla confezione, il mio ha impiegato non più di 8 minuti).
Spegnete, insaporite con sale e pepe macinato al momento e lasciate intiepidire; nel frattempo mescolate alle noci tritate, un cucchiaino di polvere d'arancia * o in alternativa, un cucchiaio di buccia d'arancia grattugiata.


Polvere di arancia.*
Fate seccare per qualche giorno solo la parte colorata della scorza di un'arancia, quando sarà completamente secca, sminuzzatela con un mixer fino a ottenere una polvere.


Ultimazione e decorazione del piatto.
Spargete sull'insalata un po'di polvere di arancia e noci e servite un filo di olio extra vergine di oliva, decorate con qualche foglia di radicchio intero.