giovedì 31 gennaio 2013

Tonno e cicerchie

Comincio il post di oggi col ringraziarvi delle parole di conforto che mi avete lasciato, vi ho sentite vicine e anche se non ci conosciamo realmente, so che il vostro abbraccio è sincero. Io continuo a sperare e se la legge dell'attrazione dice il vero, voglio attorniarmi di positività, perciò in spregio ai pensieri grigi e cupi, ho deciso di accogliere nel mio cuore solo gioia, amore e perline colorate :)

TONNO ALLA SALVIA E MIELE CON CICERCHIE


Da qualche settimana abbiamo deciso di limitarci sulla spesa per avere modo di terminare quello che abbiamo in dispensa e nel freezer perché, purtroppo, sia io che il mio lui, abbiamo il brutto vizio di lasciarci conquistare dai vari cibi, pensando che prima o poi li useremo per chissà quale ricetta. Fatto sta, che ci siamo ritrovati con la dispensa che potrebbe far invidia ad un ristorante ed il freezer che scoppia, per giunta rischiando di gettare alimenti perché scaduti.

Se da una parte il fatto di non poter gironzolare tra bancarelle e scaffali opprime la mia personalità curiosa e creativa, dall'altra mi piace l'idea di organizzare i menu per l'intera settimana in base alla disponibilità degli ingredienti rimasti. Un sorta di giochino che mi permette di non arrovellarmi pensando a cosa cucinare.

Ieri sera il programma prevedeva tonno e cicerchie :)

Ingredienti per due persone

Per il tonno marinato alla salvia e miele:
2 filetti di tonno fresco (nel mio caso, congelato)
qualche foglia di salvia
1 cucchiaino di miele (io quello di tarassaco)
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
pepe
sale grigio di Bretagna


Per le cicerchie:
100 g di cicerchie secche messe a bagno dalla sera prima
1/4 di cipolla dorata
2 foglie di alloro
1/2 peperoncino secco
sale
acqua


Come si prepara

Tonno marinato alla salvia e miele.
Per fare la marinatura io ho usato direttamente l'olio di conservazione delle foglie di salvia che ogni fine estate metto via nei vasetti sterilizzati coperte appunto, di olio extra vergine di oliva;  voi potete procedere emulsionando 3 cucchiai di olio con un cucchiaino di miele, poi versate la miscela in un piatto fondo ed unite la salvia tritata finemente e del pepe macinato. A questo punto adagiate sopra la marinatura i due filetti di tonno e lasciateli insaporire un'ora, voltandoli spesso.

Cicerchie.
Tritate la cipolla e fatela imbiondire in un cucchiaio d'olio bollente, unire le foglie di alloro e il mezzo peperoncino spezzettato e rimestare per 30 secondi. Ora potete aggiungere le cicerchie scolate e sciacquate; copritele con dell'acqua e lasciate cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti, dopodiché eliminate le foglie di alloro, aggiustate il sapore con il sale e continuate la cottura fino a quando saranno morbide.

Ultimazione del piatto.
Solo quando le  cicerchie saranno pronte, scaldate bene una padella di ghisa (o antiaderente) e senza aggiungere nulla, cuocete il tonno 30 secondi per lato (in questo modo resterà crudo all'interno, se però lo preferite più cotto, allungate i tempi). Salare a piacere e servire con le cicerchie.










domenica 27 gennaio 2013

Pensieri ...

Ho appena appreso una notizia amara, i miei pensieri vagano tra la speranza e la paura e i ricordi, i tanti momenti passati insieme, irrompono bruscamente colmando di sorrisi e lacrime l'anima.
Sono qui, in attesa di non so cosa, a sfogliare le pagine amiche del web senza soffermarmi, senza leggere.
Ho pensato di scrivere, scrivere aiuta a capire, a capirsi, a mettere ordine, ma oggi le parole sono confuse.

Vi lascio solo una semplice ricetta.


 "SUSHI" DI VERDURINE E RICOTTA


Ingredienti per due persone

1 foglio di pasta fillo
100 g ricotta vaccina
100 g verdure miste in scatola
semi di papavero
olio extra vergine di oliva
sale


Per la salsa:
6 cucchiai di salsa di pomodoro
tabasco
1 cucchiaino di salsa di soia


Come si prepara

In una padella scaldare un cucchiaio di olio e insaporire le verdure (scolate dall'acqua di conservazione e sciacquate) saltandole per due minuti e salandole se necessario.
Stendere il foglio di pasta fillo e spalmarlo per metà (considerando il lato più lungo) di ricotta. Coprire la ricotta con uno strato di semi di papavero e terminare aggiungendo le verdurine. Arrotolare su se stessa la pasta fillo facendo attenzione a non romperla e trasferire il rotolo ottenuto in forno per 10 minuti a 180° C.

Nel frattempo preparare la salsa mescolando tutto gli ingredienti e dividerla su due piccole ciotoline.


Tagliare il rotolo intiepidito a pezzi di 3 cm e servirli con la superficie tagliata rivolta verso l'alto, come si usa fare con il sushi. Accompagnare con la salsa preparata.

venerdì 25 gennaio 2013

Qualcosa di rosso

Creare una ricetta con qualcosa di rosso su una base bianca. Quando ho letto i requisiti che la ricetta doveva rispettare per partecipare al nuovo Colors & Food di Valentina e Cinzia, ho pensato che sarebbe stato piacevole girare tra le bancarelle dei mercati per acquistare qualche particolare ingrediente rosso. L'ingrediente che avrebbe permesso ai commensali di respirare gli ultimi strascichi di un'atmosfera natalizia ormai passata.


Il contest scade stasera -  no-no, non mi sono presa in ritardo, in realtà, il ben più grosso problema l'ho avuto sulla ricerca dell'ingrediente rosso: la mia fantasia si è fermata, non sono riuscita ad immaginare altri cibi rossi che non fossero fragole, lamponi o rape rosse e premesso che, non volevo usare frutti fuori stagione, non mi rimaneva che utilizzare la rapa rossa, ma con cosa potevo abbinarla? Idee zero!

Così ho deciso di organizzarmi e ho stilato la lista dei cibi rossi: ... nada :(

Poi è successo che domenica siamo andati al supermercato a prendere due cosette e Paolo mi ha suggerito dei ribes rossi, (ok, lo so, non sono di stagione nemmeno questi, ma mi suscitano sensazioni più invernali rispetto alle fragole e ai lamponi). Li ho presi anche se non avevo il minimo pensiero su cosa farci e così sono rimasti in frigo sino a ieri sera quando, sempre Lui, me li ha ricordati con un: "ehi, abbiamo comprato i ribes per usarli in una ricetta, non perché facessero compagnia ai coinquilini di frigo."



Fatto sta che finalmente, stamattina, mi sono illuminata! :)

BIANCO CON QUALCOSA DI ROSSO: IL PUDDING



Ingredienti per 8 piccoli bicchierini

1/2 tazza di perle di tapioca
2 tazze d'acqua
1/4 tazza di zucchero

1/2 tazza di latte di cocco
1/4 tazza di zucchero

ribes per decorare



Come si prepara

Prima di cominciare, mettere a bagno le perle di tapioca in una tazza d'acqua per 2 ore, dopodiché portare a bollore 2 tazze d'acqua in una pentola e aggiungere lo zucchero; mescolare per facilitare lo scioglimento di quest'ultimo ed unire la tapioca ben scolata. Abbassare la fiamma immediatamente e continuare a rimestare fino a quando all'interno delle perle di tapioca si formerà una piccola macchia bianca. Spegnere e coprire la pentola con un coperchio per 20 minuti (la tapioca continuerà a cuocere lentamente, deve diventare trasparente).

Una volta che la tapioca si sarà intiepidita, trasferirla in frigo per almeno mezz'ora. Mixare il latte di cocco con lo zucchero e amalgamare la miscela alla tapioca. Dividere il composto nei bicchierini monoporzione e decorare con i ribes solo al momento di servire.

Che ne dite? Il bianco è abbastanza bianco e i ribes sono abbastanza rossi? ;)

ps: scusatemi per le foto, sono sfuocate ma sono una frana sugli scatti serali ...





Qualche informazione in più

LA TAPIOCA

I ribes li conoscete tutti ma la tapioca forse no; la prima volta che l'ho acquistata è stato parecchio tempo addietro, senza sapere cosa fosse (cosa che ahimé, capita spesso), poi mi sono imbattuta in un vecchio post di Sigrid, de "Il cavoletto di Bruxelles" e ho quindi potuto scoprire come utilizzarla.
In realtà le perle di tapioca non sono solo delle piccole palline commestibili e gelatinose in grado di mettere allegria ai piatti, si tratta invece dell'amido della manioca, anch'essa, come la patata, una pianta originaria del Sud-America della quale viene utilizzato il tubero. Per le sue altissime proprietà nutritive, viene usata per lo svezzamento dei bambini ed è una delle maggiori fonti di sostentamento per molte popolazioni africane. Nella cucina occidentale è utilizzatissima come addensante, difatti può sostituire senza problemi la fecola di patate o l'amido di mais e come questi, è priva di glutine.
Da evidenziare inoltre, è senz'altro l'assenza totale di odore e sapore, per questo, per realizzare delle curiose ricette con le perle di tapioca, è necessario unire degli altri alimenti come frutta, succhi, sciroppi o aromi.
Vi dirò di più, di sicuro vi sarà capitato di mangiare le cosiddette "nuvole di drago" che i ristoranti cinesi sono soliti servire come entrée, qualcuno magari avrà pensato siano delle patatine o simili,  invece no, le nuvole di drago sono frutto di una preparazione a base di frutti di mare e appunto, farina di tapioca.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nuvole_di_drago

Quindi, se vi dovesse capitare di trovarvi in un negozio di alimentari etnici e trovare delle buste contenenti delle buffe palline bianche (o colorate) acquistatene una e lasciate spazio alla fantasia ;)

Con questo post contribuisco all'appuntamento mensile Colors & Food che da questo mese ha un blog tutto suo :)


e alla seconda edizione di Cucinando Curiosando della dolcissima Paola ;)







giovedì 24 gennaio 2013

Questione di tempistiche

Ci sono giorni che trascorri con una smorfia di sorriso stampata sul viso e giorni in cui tutto ti sembra triste, violento e mesto, ci sono sensazioni che salgono al cuore senza motivo ed altre che vantano importanti giustificazioni. C'è chi ogni cosa la fa con dedizione e cura e c'è chi mette tutto insieme approssimativamente, c'è chi ama cianciare e chi diffonde sapere nell'agorà, c'è chi urla e c'è chi medita, chi studia e chi gioca.

E ci sono io, che ora sorrido e poi piango, magari senza motivo. Io che, scrupolosa come sono, dovrei curare ogni cosa minuziosamente ma invece, mi scontro spesso con risultati abborracciati; io che, avida di conoscenza, amo le battute semplici e buffe.
E ci sono io, che adesso urlo e poi medito, che ora studio ma so, che tra poco giocherò.

Non ci sono persone differenti, solo tempi diversi.


ORECCHIETTE AL BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO


Ingredienti per due persone

150 g pasta tipo orecchiette
1/2 Broccolo Fiolaro di Creazzo (se non lo conoscete, cliccate qui)
1 peperoncino
1/2 cipolla
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

Come si prepara

In una pentola capiente portare a bollore dell'acqua salata e tuffarvi i "ciuffetti" separati del broccolo, che avrete già preparato lavato e mondato. Sbollentarli per 5 minuti e metterli a gocciolare in uno scolapasta (non buttate l'acqua della pentola!!). A questo punto potete buttare le orecchiette nell'acqua di cottura del broccolo e cuocerle al dente.

Nel frattempo tritare finemente 1/2 cipolla e farla rosolare in un'ampia padella, unire i broccoli e lasciare insaporire per qualche minuto rimestando spesso. Scolare la pasta e spadellarla con i broccoli, aggiustare il sapore con qualche pizzico di sale e di pepe.

Servire con del peperoncino appena macinato.



Con questa ricetta partecipo al giveaway "Stagione che passione" di LaboratorioVeg


martedì 22 gennaio 2013

In attesa

Fuori la temperatura sfiora lo zero, il cielo è coperto da un velo grigio e denso, ed il resto, avvolto nella fitta nebbia, sembra immobile. L'unico suono che odo è il battito delle dita sulla tastiera mentre tutto il mondo sembra essersi fermato o meglio, incastrato tra cielo e terra. Tutto, la gente, le strade, i palazzi, gli alberi, gli uccelli e anch'io, tutto, sembra sospeso. E' come se i pensieri destabilizzanti delle scelte rendessero il mondo assorto, in attesa che un raggio di sole, i petali dei fiori e i profumi intensi della primavera spargano idee nuove e lampi illuminanti di genio.


 INSALATA DI FARRO ALL'ARANCIA

Ingredienti per 4 persone

100 g farro perlato
1 arancia non trattata
1 grossa mela o 2 mele piccole
6 asparagi verdi surgelati
semi di sesamo
succo di limone
sale
pepe
olio extra vergine di oliva




Come si prepara

Cuocere il farro in acqua bollente salata e nel frattempo preparare l'arancia: separare il frutto a metà e partendo dalla parte più larga, tagliare 4 fette di 3-4 mm che utilizzeremo come base, dopodiché grattuggiare la buccia di una metà mentre con l'aiuto del rigalimoni ricavare, dalla buccia dell'altra parte, dei riccioli larghi al massimo 2 mm. Adesso si possono tagliare a cubetti gli spicchi di una metà e spremerne il succo dell'altra. Tenere tutto diviso e da parte.


Sbucciare e tagliare a cubetti la mela, spruzzarla con il succo di limone per non farla annerire ed unirla agli spicchi d'arancia.
In una padella unta d'olio invece far saltare per circa 5 minuti gli asparagi precedentemente scongelati e tagliati a tocchetti.

Una volta cotto, passare il farro sotto l'acqua corrente fredda per intiepidirlo e condirlo con la salsa preparata emulsionando al succo di arancia, due cucchiai di olio,con del sale e una macinata di pepe;  successivamente unire la buccia grattuggiata, la mela con gli spicchi dell'agrume, gli asparagi, i semi di sesamo e mescolare bene tutti gli ingredienti. Aggiustare il gusto se serve, con sale e pepe. 


Ultimazione e decorazione del piatto

Adagiare su ciascun piatto una fetta d'arancia sulla quale andrà appoggiato un coppapasta di medie dimensioni per riempirlo con l'insalata di farro. Con il dorso del cucchiaio premere bene per evitare spazi vuoti e sformare. Decorare con i riccioli di scorza d'arancia e servire con qualche goccia d'olio.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Ci rimettiamo in forma?" indetta da Mile

lunedì 21 gennaio 2013

Brodo, orzo, broccoli e salsiccia



Con ieri si è conclusa la quattordicesima sagra del Broccolo Fiolaro di Creazzo, ortaggio nel quale mi sono già imbattuta in questo articolo rendendolo protagonista in un'altra zuppa.

Non so quali siano i requisiti che una sagra di paese deve avere per essere considerata tale, dal canto mio è un'ottima opportunità per promuovere le tipicità intese come prodotti, mestieri  e tradizioni, di una località. Se consideriamo però quante sono le associazioni attive verso l'organizzazione di manifestazioni paesane, sono sicura che non basterebbe una vita intera per visitarle tutte, ma se, teniamo conto esclusivamente di quelle che lavorano a stretto contatto con i cittadini, che conoscono la reale storia locale e quindi, l'economia, i punti di forza e i punti deboli, di un paese, allora qui i numeri sono ben diversi. Queste sono le associazioni, proloco, ecc. che lavorano davvero per il bene della comunità e per la promozione territoriale, e quando ci si trova, per caso o per curiosità, in una sagra come quella di Creazzo ... beh ... ecco ... si è in grado di percepire subito che la voglia di collaborare insieme per l'ottima riuscita dell'evento è tanta. Solo per rendervi l'idea, voglio citare gli chef dei ristoranti locali che in occasione della manifestazione cucinano fianco a fianco, direttamente nello stand gastronomico (immaginate quindi la qualità della cucina), e ancora, gli agricoltori che propongono i propri prodotti, magari utilizzati per creare golose torte o profumate grappe dalle aziende nostrane, il tutto avvolto da un'atmosfera conviviale intrisa di gioia e sorrisi.


Tutto questo l'ho potuto vivere domenica scorsa e non potevo di certo tornarmene a casa senza qualche cespo di Broccolo Fiolaro di Creazzo, no? ;)


ZUPPA D'ORZO E BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO CON SALSICCIA


Ingredienti per 4 persone

1 cespo di Broccolo Fiolaro di Creazzo
1 cipolla
1 carota
qualche gamba di sedano
80 g orzo perlato
1 salsiccia
8 crostini di pane
ricotta vaccina
peperoncino
sale
pepe

Come si prepara

Premetto che questa è una versione di zuppa per me insolita in quanto mi sono ritrovata ad avere già pronto del brodo e del broccolo già lessato usato la sera precedente per delle orecchiette alle cime di broccolo ;)
Il risultato è stato l'ottenimento di una zuppa corposa, saporita e profumata, per cui ho deciso di riportare il procedimento tale e quale.
Se non lo avete già, preparate del brodo vegetale aggiungendo in un litro d'acqua una cipolla, una carota e qualche gambo di sedano, lasciate bollire da mezz'ora a 45 minuti  e spegnete. A parte sbollentate in acqua salata il broccolo lavato e mondato staccando dal grosso gambo, i "fioi" (i ciuffetti) mentre, in un'altra pentola ancora, cuocete l'orzo.

A questo punto non rimane che unire gli alimenti preparati. Iniziate dal broccolo: dopo averlo scolato, dovrà essere aggiunto al brodo (privato delle verdure) e lasciate sobbollire per circa 10 minuti. Passare quindi il composto con il frullatore ad immersione ed unire l'orzo. Cuocere ancora per 5 minuti e aggiustare di sale.

Nel frattempo, in una padella pulita cuocere la salsiccia ed in forno abbrustolire le fette di pane.

Versare la zuppa nei piatti fondi, divedere la salsiccia spezzettata, profumare con una macinata di pepe e servire con dei crostini spalmati di ricotta e spolverati con il peperoncino.

Bon appétit! :)



Con questa zuppa partecipo al contest "In ... zuppiamoci ... zuppe a go go" di Sale e Coccole





E al contest ricicloso ;) "Cre-azioni in cucina - riciclare" di Nus

venerdì 11 gennaio 2013

Gusto nostrano

Nello scorso post vi ho scritto la motivazione per cui non sono così ansiosa di raccontarvi del mio ultimo viaggio, non lo sto facendo qui e credetemi che non lo sto facendo nemmeno nella realtà con le persone che mi chiedono in continuazione di raccontare qualcosa. Lasciatemi un po' di tempo e lo farò. Non sono la persona che ama pavoneggiarsi dell'ultimo viaggio descrivendo situazioni incredibili e scorci al limite dell'irreale, per cui, lasciatemi un po' di tempo, voglio descrivervi ciò che ho visto, sentito, provato e vissuto, davvero ...

Anche il mio palato ha avuto bisogno di allontanarsi dai sapori speziati, infatti per ora, la voglia di cucinare etnico non mi sfiora minimamente, mentre invece, sono prontissima se si tratta di preparare piatti nostrani e sono la prima ad alzare la mano quando c'è da assaggiare il sapore intenso dei prodotti stagionali. Che l'India mi abbia davvero cambiata? ;)


SPAGHETTI INTEGRALI CON SALSICCIA E VERZA

Ingredienti per 2 persone

170 g spaghetti integrali
2 salsicce (io quelli preparati da mio zio, qui li chiamiamo salamini)
1/2 cavolo verza
1/4 cipolla bianca
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
vino rosso

Come si preparano

In una pentola stretta ed alta portare ad ebollizione dell'acqua salata, nel frattempo preparare il condimento facendo rosolare la cipolla tritata in un cucchiaio di olio bollente, dopodiché aggiungere la salsiccia spezzettata e cuocere a fiamma vivace per qualche minuto, rimestando spesso. Versare un po' di vino rosso, far evaporare ed unire la verza tagliuzzata. Cuocere per circa 15 minuti e all'occorrenza, bagnare con un po' di vino. Aggiustare il sapore con il pepe e il sale (non credo sia necessario perché la salsiccia è già saporita di suo).

Scolare gli spaghetti bene al dente e spadellarli nel sugo, se necessario amalgamare con un cucchiaio di acqua della pasta.

Dividere su due piatti e servire.


mercoledì 9 gennaio 2013

Volevo

Volevo tornare dall'India e raccontarvi quale esperienza meravigliosa ho vissuto, volevo tornare e raccontarvi immediatamente quali emozioni ho provato, volevo tornare e condividere le foto che ho scattato, volevo tornare e proporvi subito una tipica ricetta indiana ...


E invece no, quando sono tornata ho avuto bisogno di un periodo di "pulizia", o meglio, ho avuto bisogno di approfondire ed accettare molte cose, di tornare con la testa in Italia e di capire quanto la realtà indiana sia contrastante, assurda, affascinante, dolce e cruda nello stesso tempo.




I momenti sono stati un altalena di sentimenti: gli occhi hanno brillato davanti a spettacoli di colori ma si sono chiusi davanti alla miseria e al degrado, la mia anima ha gioito di fronte alla bontà del popolo ma ha combattuto contro la scarsa considerazione per le donne, le mie mani hanno toccato morbide stoffe ma subito dopo sono servite a cacciare mosche, la mia bocca ha apprezzato il buon cibo ma  ha anche allontanato il gusto troppo pungente delle spezie.




Colori e polvere, fiori e rifiuti, pace e clacson, maestosi templi e baracche diroccate, vestiti sgargianti e maglie a brandelli, scarpe verniciate e piedi nudi, suoni lenti, melodiosi e rumore, ricchezza, fame, povertà, ozio, bancarelle, negozi, traffico, riti religiosi ... tutto questo è India, tutto questo in un unico posto e in unico un attimo, ma sempre e comunque un'India che sorride.





Qui, stasera, non pubblicherò alcuna ricetta, stasera ad essere protagonista è la gente, ovvero l'India.






mercoledì 2 gennaio 2013

Quei colori delle feste

I colori sono quelli di Babbo Natale, delle tavole di queste ultime settimane, degli addobbi degli alberi nei negozi, delle luminarie nei centri delle città. Senza dubbio, l'accostamento del bianco al rosso evoca la magia delle feste; io ho voluto creare un primo a tema perché penso che abbiamo tutti bisogno di una spinta in più per ritrovare il significato e il valore vero delle feste.


Non so se anche voi avete fatto il mio stesso pensiero: ho notato che quest'anno si è festeggiato di meno, con meno voglia e con più distrazione, penso che sia diminuito il desiderio di stare insieme e di condividere; gli alberi di Natale calano di anno in anno e la gente fa i regali perché ormai è diventato una sorta di obbligo e non più per la gioia di farlo. Già, anche noi siamo arrivati ad accalcare i centri commerciali per acquistare dei regali sempre più impersonali, che non tengono più in considerazione la persona, le sue passioni ed il suo essere, oggigiorno è sufficiente regalare.  

Il problema, il grosso problema, è che non crediamo più, siamo sfiduciati da tutto e da tutti, l'Italia, tutta, si sente persa e ha bisogno di ritrovarsi ... è davvero arrivato il momento di guardarci indietro, di ritornare a praticare le nostre arti, di ritornare a fare ciò che sappiamo fare meglio: dipingere il paese con la nostra originalità, la nostra artigianalità, tenacia, passione e allegria che da sempre ci contraddistingue.


GNOCCHI DI RAPA ROSSA CON GRANELLA DI NOCCIOLA SU FONDUTA DI PARMIGIANO

Ingredienti per due persone

Per gli gnocchi:
2 rape rosse
sale
farina


Per la fonduta di Parmigiano:
100 ml panna da cucina
50 g Parmigiano Reggiano grattugiato
Per il sugo di nocciole:
burro
granella di nocciola
pepe

Come si preparano


Gnocchi.
Lessare le rape rosse con la buccia ma ben ripulite dalla terra e lavate. Una volta cotte, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate. Raccogliete la purea in una terrina, aggiustate il sapore con il sale ed unite la farina poca per volta fino a quando l'impasto sarà abbastanza denso per poter fare gli gnocchi.
Per gli gnocchi prelevate poca pasta alla volta ed in una spianatoia infarinata, formate dei filoncini dello spessore di 2 cm e taglialo in tanti tocchetti. Dopodiché passate ogni gnocco sul "riga-gnocchi" o sui rebbi di una forchetta per dargli la classica decorazione.
Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata fino a quando vengono a galla.

Fonduta di Parmigiano.
Scaldare la panna in un pentolino ed unire il formaggio grattugiato, mescolare per amalgamare.

Sugo di nocciole ed ultimazione del piatto.
Fondere il burro ed unire la granella di nocciola, far rosolare per un minuto ed aggiungere gli gnocchi. Farli insaporire mescolandoli al sugo e servirli sopra qualche cucchiaio di fonduta di Parmigiano, con una spolverata di pepe.