giovedì 22 maggio 2014

Veloce, sana e low calories

Poco tempo, pochi preamboli ma sotto vi lascio un po' di informazioni su una delle più prelibate leccornie gastronomiche sarde: la bottarga di muggine.

CREMA TIEPIDA DI PATATE, ARANCIA E BOTTARGA


Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti per due persone

2 patate medie (a pasta gialla)
1 chiodo di garofano
1 arancia non trattata
pane secco grattugiato
bottarga di muggine
sale
olio extra vergine di oliva

Attenzione: le dosi sono per due piccole porzioni da servire come antipasto.

Come si prepara

Crema di patate.
Pelate, lavate e tagliate le patate a pezzi più o meno della stessa grandezza; trasferitele in una pentola e aggiungete il chiodo di garofano e l'acqua fino a coprire a filo le patate. Cuocete le patate fino a farle diventare morbide.

Nel frattempo con un rigalimoni o pelapatate ricavate dalla buccia d'arancia delle striscioline (attenzione a non prelevare anche la parte bianca). Mettetele in un piccolo contenitore , spolveratele con il pane grattuggiato, mescolate affinché il pane si attacchi il più possibile alle zeste e tostatele per 30 secondi in una padella.

Quando le patate sono pronte, togliete il chiodo di garofano e frullatele direttamente nella pentola con l'acqua di cottura, aggiungete poco sale e un 1 cucchiaio di olio, mescolate e lasciare intiepidire. 

Ultimazione e decorazione del piatto.
Versate un mestolo di crema su una mini-zuppiera o su piatto fondo, al centro mettete le zeste tostate e un po' di bottarga tagliata a fettine sottilissime.


Cquesta ricetta participo al "Non-contest di Ricette Calorie"

http://ricette-calorie.com/schede/?s=3e5d33777e54c2e6904407d6d0f6c93d



E adesso un po' di informazioni: come riconoscere una buona bottarga?

Molti di voi sapranno che esistono sostanzialmente due tipi di bottarga quella di muggine (più pregiata) e quella di tonno. Personalmente la seconda non l'ho mai assaggiata ma c'è chi la descrive come più "marinara" e meno delicata rispetto a quella di muggine (cefalo). In commercio si trovano bottarghe di muggine fatte in Giappone, piuttosto che in alcune coste del Pacifico e dell'Atlantico ma attenzione, è la Sardegna a conservarne i segreti di produzione da millenni.

Le differenze concrete tra la bottarga di tonno e quella di muggine stanno nella pezzatura e nel colore: quella di tonno può arrivare al chilo, mentre quella di muggine non supera i 400 g; il colore invece varia dal rosa chiaro al rosa scuro nella bottarga di tonno, mentre è ambrato nell'altra.

Ma che cos'è la bottarga? E' un cibo di origini antiche e povere, spesso era il pasto dei pescatori che uscivano in mare per l'intera giornata e infatti la bottarga, non è altro che la sacca ovarica del pesce (gonade) carica di uova, salata, pressata e stagionata. 

Una buona bottarga di muggine si riconosce dal colore che dev'essere appunto ambrato, dal profumo delicatamente marino e dalla consistenza soda e compatta. Si consuma a fette sottilissime (come nella mia ricetta) o grattuggiata, in Sardegna è molto facile trovarla in un piatto di spaghetti o sopra a dei crostini di pane con un filo di buon olio ma le ricette con questa specialità sono infinite.

mercoledì 21 maggio 2014

Foto dimenticate e craquelé

Ho scoperto di avere centinaia di foto di ricette ancora nelle schede SD, ancora da vedere, da sistemare e da postare. Il tempo è sempre tiranno e se poi ci metti che l'ultima ricetta fatta è sempre quella più adatta alla stagione e all'umore del periodo, succede che foto e relative ricette passano dalla cartella "fotodasistemare" a quella "ricettedimenticate" ... sob!

Poi capita che cercando una scheda SD libera, incappi in quella contenente bellissime vecchie foto, foto di quelle che non serve ritoccare perché sono già perfette così e pensi che, anche se l'arancia è ormai fuori stagione e che, anche se quei biscotti si accompagnerebbero meglio ad un the caldo che ad un caffè shakerato, erano così buoni che comunque vale la pena pubblicare la ricetta! ^_^ 

La ricetta originale è di Monique del blog Miel & Ricotta, qui trovate la sua intrigante versione al the matcha, io invece li ho provati con la polvere d'arancia: delicatissimi!

CRAQUELE' ALL'ARANCIA


Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti per circa 20 biscotti

250 g farina 00
110 g zucchero semolato
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaio raso di polvere di arancia*
100 g burro lasciato a temperatura ambiente
1 uovo
2 cucchiai di latte

Per ultimare:
zucchero semolato
zucchero a velo

Come si preparano

Con lo sbattitore, montate l'uovo con lo zucchero fino a quando il composto diventa chiaro e bello gonfio.
Unite il burro a tocchetti, la farina, il lievito e la polvere di arancia, iniziate ad impastare fino ad ottenere una sorta di frolla. Trasferite la pasta avvolta nella pellicola trasparente, in frigo per almeno mezz'ora. 

Trascorso il tempo di riposo accendete il forno a 180°. Staccate dalla pasta un pezzo di circa 30 g e rotolatelo prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo, continuate così fino a ultimazione della pasta. Distribuite i biscotti sulla placca ricoperta da carta-forno e infornateli per circa 10 minuti (se partite con il forno già a temperatura non vi occorrerà un minuto di più). I biscotti ancora caldi vi sembreranno troppo morbidi ma non cuoceteli di più o una volta raffreddati diventeranno troppo duri per cui lasciateli raffreddare fuori dal forno per evitare di cuocerli ulteriolmente.


* per la polvere di arancia ho lasciato seccare all'aria la buccia di qualche arancia non trattata (solo la parte arancione), dopodiché l'ho ridotta a piccoli pezzi e infine l'ho sminuzzata col tritatutto fino a farla diventare polvere.

Con i craquelé all'arancia partecipo al contest La cena a casa di amici, per partecipare avete tempo fino al 27 maggio! ;)

mercoledì 14 maggio 2014

Mezzelune di segale alla ricotta, gamberetti e lavanda

Per mantenere una promessa in realtà avrei dovuto fare dei ravioli, avrei dovuto usare della bufala e dei petali di rosa e dovevo accompagnarli con un antipasto di quelli "wow" (penso) ma come mi capita spesso, in corso d'opera le idee si sono scontrate e rimescolate ^_^'

MEZZELUNE DI SEGALE ALLA RICOTTA, GAMBERETTI E LAVANDA


 
Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti per 4 persone

Per la pasta:
100 g farina 00
100 g farina di segale
1 uovo
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1/2 cucchiaino di erbe di Provenza secche
sale
acqua q.b.

Per il ripieno:
250 g ricotta vaccina fresca
200 g gamberetti surgelati (o 150 g di freschi)
4 foglie di lavanda fresche (o secche)
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva

Per il condimento:
burro q.b.
qualche foglia di lavanda
pepe nero

Come si preparano

Pasta.
Nel contenitore dell'impastatrice versate le due farine, il mix di erbe di Provenza e il sale, mescolate leggermente ed unite l'uovo e l'olio. Azionate il motore e dopo 1 minuto unite poca-poca alla volta l'acqua che vi sembrerà necessaria, la pasta sarà pronta quando l'impasto si staccherà dalle pareti del contenitore e sarà ben sodo. Se non avete l'impastatrice ... tiratevi su le maniche ;) e versate prima tutti gli ingredienti secchi a fontana sulla spianatoia, fate un incavo in centro e poi unite l'olio e l'uovo. Iniziate ad impastare e come nel primo caso, aggiungete l'acqua solo quando si sembrerà necessaria.
Avvolgete il panetto ottenuto nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo.


Ripieno.
Nel frattempo dedicatevi al ripieno: fate saltare i gamberetti (scongelati) in un cucchiaio di olio bollente, per 1 o 2 minuti a seconda della grandezza.
In una terrina versate la ricotta, i gamberetti e le foglie di lavanda lavate e finemente tritate. Unite qualche pizzico di sale e di pepe secondo il vostro gusto e mescolate bene fino a quando la ricotta diverrà una sorta di crema (se volete potete anche tritare i gamberetti prima di unirli alla ricotta così da avere una farcitura più omogenea).

Ultimazione e preparazione del piatto.
Ritirate il vostro panetto dal frigo e iniziate a tirare la pasta fino allo spessore di 1 mm (io l'ho fatto con il mattarello, se la avete la macchina per la pasta farete moooolto prima). Dalla pasta ricavate dei dischetti di circa 7 cm di diametro e al centro di ciascuno mettete un cucchiaino di farcia. Bagnate leggermente i bordi dei dischetti con pochissima acqua e piegateli a metà per formare la mezzaluna, pizzicate i bordi per evitare la fuoriuscita del ripieno in cottura. 

Portate a bollore dell'acqua salata in una pentola capiente e tuffatevi le mezzelune, in 5/6 minuti dovrebbero essere cotti.In una larga padella fate fondere del burro ed unite le foglie di lavanda rimaste, fate saltare la pasta per un minuto, impiattate le mezzelune e servite con una spolverata di pepe nero a mulinello.

 
Con questa ricetta partecipo al contest Risana La Pasta Fresca
 
 

venerdì 2 maggio 2014

Tonno, salvia e mandorle

E' davvero raro che per fare una ricetta esca di casa per andare a fare la spesa, di solito vado al mercato ... sbuff, ok ... gli impegni non me lo permettono, vado al supermercato e acquisto i prodotti lasciandomi ispirare, senza liste e senza stress per la paura di dimenticare qualcosa. Poche cose buone, a volte curiose, altre classicissime ma assolutamente sempre senza idee su come utilizzare ciò che finisce nel carrello, lasciamo spazio alla fantasia.

 
Così succede che a volte mi ritrovo col frigo vuoto perché se non programmo che cosa fare non mi pongo neanche il problema di quanto devo acquistare per cui cucino secondo l'estro ma anche a seconda di quello che è rimasto. A volte capita che gli ingredienti rimasti creino da soli degli abbinamenti curiosi e bizzarri ma che più indovinati di così non potevano essere. E' un po' come quando tiri la leva della slot-machine e ti esce il tris che cattura gli sguardi di tutti per il tintinnio dei gettoni che escono ininterrottamente da qualche minuto. No, non sono una fanatica del gioco, mi è semplimente venuta alla mente una scena di Ocean's Eleven (se non ho sbagliato film) ... comunque vi ho reso l'idea? ^_^
 
Succede anche però che la fortuna non sia dalla mia parte e quando apro il frigo non trovo nulla, se non un piccolo trancio di tonno fresco rimasto da solo dopo la cena di pesce del giorno precedente, nessuna verdura, nessun frutto, niente. Dovevo accontentarmi di una pasta al tonno? mmmmm ...


In frigo: tonno fresco
Nella dispensa: mandorle
In giardino: salvia

CUBETTI DI TONNO CON PESTO DI SALVIA E MANDORLE


Ingredienti per 15/20 finger food

100 g tonno freschissimo
10 mandorle pelate
7/8 foglie di salvia piccole/medie (quelle più tenere)
olio extra vergine di oliva

Come si preparano

Lavate ed asciugate le foglie di salvia, eliminate il gambetto e sminuzzatele con e mani dentro al mortaio. Unite le mandorle, un cucchiaio di olio e inziate a pestare aggiungendo olio di tanto in tanto nella quatità che vi sembrerà corretta. Terminate di pestare gli ingredienti quanto avrete ottenuto la consistenza classica del pesto.

Tagliate il tonno a cubetti da 1,5 cm di lato.

Componete i finger food su cucchiai di ceramica, mettendo su ciascuno mezzo cucchiaino di pesto e un cubetto di tonno.