mercoledì 6 marzo 2013

Dal Gellius, l'ispirazione

Due settimane fa ci siamo concessi una splendida serata a Oderzo (TV). Il piccolo paese è affascinante: un labirinto di strade lastricate e piccole vie ci ha condotto sotto i portici a spiare i vari localini e negozi, poi come facciamo spesso, sotto le stelle abbiamo fantasticato in quale delle tante casette ci piacerebbe vivere e su come avremmo trascorso le giornate in quel romantico posto. Ci siamo ripromessi che a Oderzo ritorneremo, magari di giorno, per passeggiare mano nella mano tra gli incantevoli scorci.

Se vi dovesse mai capitare di passare di qui oltre farvi accarezzare dalla bellezza del paese medievale, non potete non dare almeno una sbirciata al Gellius. Il ristorante stellato dalla guida Michelin si trova all'interno della torre carceraria del castello ed entrando, si ha l'impressione di aver sbagliato ingresso: i resti romanici da poco portati alla luce suggeriscono senza dubbio la sede di un museo; invece no, dal ristorante si può respirare un'atmosfera d'altri tempi, ammirando i reperti storici.

Ci sediamo e il menu degustazione ha inizio, ci lasciamo coccolare dagli impeccabili camerieri in livrea che ad ogni graziosa pietanza ci spiegano cosa stiamo per assaggiare, ampliandoci l'emozione del primo boccone. Vorrei farvi l'elenco delle portate gustate ma non voglio svelare quello che lo chef crea con la sua maestria, competenza, esperienza e soprattutto arte, perché in questo ristorante non si viene per mangiare ma per godere della seducente commistione di emozioni che fino a quel momento non avevo mai provato.

Per la ricetta sotto mi sono lasciata ispirare da una piattino servitoci al Gellius: una deliziosa vellutata di polenta taragna con bottarga. Non sapendo assolutamente come abbiano saputo rendere così soavemente cremosa la vellutata di polenta taragna che solo il nome evoca rusticità e quindi ruvidezza, ho voluto accompagnare la bottarga con una vellutata di porri ottenendo comunque un risultato delicatissimo e ben bilanciato.

VELLUTATA DI PORRI E BOTTARGA DI MUGGINE


Ingredienti per due persone

1/4 cipolla dorata
1 porro
3 patate
brodo vegetale
olio extra vergine di oliva
sale
pepe bianco
bottarga di muggine

Attrezzatura:
una pentola alta
una gratuggia a fori larghi

Come si prepara

Scaldate due cucchiai di olio in una pentola e fate imbiondire la cipolla tritata; unite il porro mondato, pulito e affettato sottilmente e fatelo appassire. Aggiungete anche le patate tagliate a cubetti e un pizzico di sale, lasciate insaporire per 5 minuti rimestando smesso. Versate un mestolo di brodo caldo e continuate la cottura fino a quando le patate saranno tenere (a seconda della grandezza delle patate occorreranno circa 10-15 minuti). Togliete la pentola dal fuoco e riducete le verdure in purea con il frullatore ad immersione; riportate sul fuoco e versate un mestolo di brodo, mescolate e continuate così fino ad ottenere la densità desiderata. Lasciate sobbollire per 2 minuti, spegnete e servire nei piatti. Attendete 3 minuti prima di spolverare la velluttata con la bottarga gratuggiata e una macinata di pepe bianco.

Con questa ricetta partecipo alla sfida mensile "Cre-Azioni" che questo mese è dedicata alle vellutate.



12 commenti:

  1. Ciao Vale :) Deve essere stupendo questo posto... e la tua vellutata è fantastica! Un abbinamento di sapori delizioso, da provare assolutamente! :D Nemmeno io riesco a immaginare come si possa vellutare la polenta taragna... sono curiosa adesso, sai? :D Ad ogni modo, il tuo risultato è perfetto, complimenti! :) Un abbraccio forte forte, tesorina! Buona giornata :) :** <3

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    1. Ciao tesoro!Sì, ti assicuro che è stupendo, se non abitassi così distante ci andremmo insieme :)
      Anch'io sono curiosissima di conoscere il segreto per vellutare la polenta taragna...era davvero di una bontà unica Vale, cosa dici?Facciamo qualche prova e vediamo se riusciamo ad avvicinarci al risultato?
      Un abbraccio forte forte a te dolce omonima mia! :*

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  2. Oderzo non è così lontano da dove abito io, chissà che non ti avvicini di più la prossima volta :)
    Per la polenta vellutata, non conosco il segreto dello chef, però l'aggiunta di latte o meglio la sostituzione di parte dell'acqua che serve per la cottura con latte rende di sicuro più cremosa la polenta,provato!
    Il tuo piatto è , come sempre, una chicca. Hai un gusto fantastico, brava Vale!
    :***

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    1. Ciao Sandra, ma dimmi dimmi ... di dove sei esattamente? Se abiti vicino ad Oderzo la prossima volta che ci vado vengo a trovarti ... e magari ad assaggiare uno dei tuoi favolosi pani! ;)))
      Per la vellutata, proverò a seguire il tuo consiglio sostituendo il latte all'acqua, poi proverò a mixare tutto ... era davvero cremosissima, i granellini tipici della polenta non si sentivano, grazie cara e un bacione! :*

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    2. Abito a Jesolo, vicino ad Oderzo ha sede la ditta per cui lavora mio marito. Per il pane ti aspetto, eh! :)

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  3. ma che bello!e poi sei stata bravissima a rifare questo piatto.deve essere un tripudio di sapori!squisita!brava Vale:)bacione

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    1. Rifarlo è una parola grande, diciamo che gli ho rubato lo spunto ;) Un bacio carissima! :*

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  4. Lo sai che non sono mai stata a Oderzo, eppure non è poi così lontano da dove sto io !!!! Questa vellutata è davvero meravigliosa, mi piace tantissimo la bottarga. Complimenti, mi unisco volentieri ai tuoi lettori.
    Un bacio

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    1. Ciao Lisa, che piacere averti tra i miei lettori :) grazie!
      Che bello sapere che molte food-amiche sono di queste parti, di dove sei esattamente?
      A presto e un bacione a te!

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    2. Io sono padovana, ma da quando mi sono sposata, vivo a Bassano !!! Non mi sono spostata poi tanto !
      A proposito, anche a me il pane con burro e zucchero lo preparava mia nonna. Abbiamo scoperto un' antica " specialità " veneta !!!!! Ciao Vale

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    3. Lisa, io abito vicino Cittadella, per cui siamo davvero vicinissime :DD
      Eh già ... una specialità veneta! ;?

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  5. io abito a 20 km e non sono mai stata ad Oderzo, come sempre i tuoi post sono una scoperta. Non mancherò di colmare questa lacuna.

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