Lessi questa frase qualche mese fa e ne rimasi incantata. Le marmellate, le confetture e le conserve sono tutte preparazioni che richiedono tempo e amore, preparazioni che devono essere seguite e che non possono essere abbandonate. Hanno bisogno di essere "coccolate", dall'inizio fino alla fine, proprio come le persone che amiamo.
E per maturare, per diventare più buone, hanno bisogno di ancora più tempo, hanno bisogno di pazienza, come le cose belle.
Chi fa marmellate dunque ha la speranza di poterne godere, di poterle regalare, di poterle usare in una crostata o in abbinamento a formaggi rari o semplicemente di poterle spalmare su una fetta di pane; ha la speranza di poterne apprezzare il gusto ed i profumi o di vedere un sorriso, di ricevere un abbraccio o di sentirsi dire un semplice grazie. Chi fa marmellate ha speranza verso il futuro, verso l'umanità.
CONFETTURA D'UVA
Ingredienti
1 kg uva rossa della qualità che preferite
2 mele renette
450 g zucchero
Come si prepara
Staccare gli acini dai grappoli e lavarli sotto acqua corrente. Trasferiteli in una casseruola e cuocete con pochissima acqua per 15 minuti a fiamma dolce. Nel frattempo pelate e tagliate a pezzetti le mele. Passate l'uva nel passa-verdure per eliminare i semi e rimettete il succo ottenuto nella casseruola, unite le mele e lo zucchero e cuocete mescolando di tanto in tanto fino a quando avrete ottenuto la consistenza di una confettura.
Invasate su vasetti sterilizzati, chiudete e lasciate riposare almeno un mese prima di consumare.
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RispondiEliminaChi farebbe qualsiasi cosa se non avesse il tempo di goderne? Però le marmellate si fanno per gli altri più che per se stessi...
RispondiEliminaÈ vero comunque che bisogna riappropriarsi del proprio tempo, delle proprie emozioni, frasi che oramai rischiano di diventare ovvie vista la proliferazioni in Facebook ed affini di aforismi inneggianti il proprio ri-equilibrio.
Voglio riportare anch'io una frase che mi è capitato di leggere stamattina:<
I sogni nel cassetto.. rischiano di fare la muffa!
Proprio come la marmellata fatta con amore e poi messa via perché non è mai l'occasione giusta per aprirla.
Morale: non procrastinate troppo, non aspettate l'occasione per agire, per cambiare la vostra vita, per fare la marmellata e per mangiarla.
Questa preparazione mi piace, ma non credo che mi cimenterò mai nel produrre qualche marmellata, visto che spesso un'amica particolarmente abile e generosa mi regala qualche vasetto delle sue delizie, ma se proprio fossi ispirato e volessi provare l'emozione di farne un po' questa ricetta la prenderei come spunto, aggiungerei un po' di anice o un po' di rabarbaro e... se dovessi morire prima di mangiarla, disporrei nel testamento che al funerale all'americana che vorrei qualcuno organizzasse in mia memoria, ne mangiassero un po' tutti. Quindi se mai deciderò di fare della marmellata, non terrò conto del fatto che potrei morire subito dopo...
Anche io la voglio fare! Ho dell'uva fragola, adesso mi lancio!! Baci cara!
RispondiEliminaAmbra, il tuo messaggio mi era finito nello spam, hai fatto la confettura? Fammi sapere ;)
EliminaUn bacio